7 curiosità su Upload, dalla seconda stagione su Prime Video al legame con The Good Place

Upload, la serie fantascientifica satirica con Robbie Amell, è molto diversa da ciò che sarebbe potuta essere: parola del suo creatore, Greg Daniels

Robbie Amell in Upload su Prime Video dal primo maggio 2020

[ALLIE LEE/AMAZON PRIME VIDEO]


INTERAZIONI: 430

In questi mesi difficili la prima stagione di Upload, su Prime Video dal primo viaggio, offre un gradito intermezzo di spensieratezza. La serie creata da Greg Daniels, maestro della comedy USA forgiato dal lavoro in The Office, Parks and Recreation e Saturday Night Live, rivede infatti in chiave umoristica e satirica le convenzioni della fantascienza, fissandosi su un aldilà digitale al contempo esilarante e meschino.

Pur avendo già familiarizzato con questo genere di storie grazie a The Good Place, Forever e Black Mirror, Upload mantiene una sua precisa identità, alla quale contribuiscono le sette curiosità che abbiano raccolto e che andiamo subito a snocciolare.

1 – L’idea per la serie è vecchia di trent’anni

L’arrivo di Upload su Prime Video è frutto di una lunga, lunghissima genesi. A rivelarlo è stato proprio il creatore e produttore Greg Daniels, il quale ha ammesso di aver avuto una prima idea per la serie circa trent’anni fa, quando era ancora fra gli autori dell’SNL.

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2 – Upload sarebbe dovuta diventare un libro

Impegnato com’era nella scrittura per l’SNL e The Office, Daniels ha rimandato a lungo l’idea dello sviluppo di Upload. Per tanti anni è stato convinto che questo progetto avrebbe assunto la forma di un libro, e solo nel 2014 ha scritto invece le sceneggiature per due stagioni e una grossa bibbia della serie, materiale venduto poi nel 2015.

3 – È stata girata in anni diversi

Vista l’abbondanza di serie tv disponibili e la relativa velocità con cui si materializzano sulle piattaforme streaming, sarebbe istintivo credere che realizzarle sia altrettanto rapido. Upload, però, è prova del contrario. Lo racconta Robbie Amell:

Abbiamo girato il pilot a gennaio 2018 e avevo 29 anni; poi 30 nel secondo, terzo, quarto e quinto episodio; 31 dal sesto al decimo; 32 ora che è in onda. Dobbiamo girare più episodi [in meno tempo]o altrimenti sembrerò troppo vecchio!

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4 – Upload e The Good Place sono coetanee

È stato ancora una volta Greg Daniels a svelare come The Good Place e Upload abbiano grosso modo la stessa età. Nel corso di una cena con Mike Schur, creatore di quest’ultima, celebrata comedy NBC, i due si sono scambiati le rispettive sceneggiature senza avere alcuna idea di aver sviluppato – seppur in modi diversi – la medesima idea di partenza, ossia una storia sulla vita dopo la morte.

5 – Non è solo fantascienza

La principale etichetta di Upload su Prime Video è quella di serie fantascientifica, e tanto l’idea di un aldilà digitale quanto le ambientazioni futuristiche ne danno conferma. Guai, però, a ritenere che non abbia altro da offrire. Lo dice Robbie Amell, il cui protagonista è un chiaro esempio del peso morale della storia.

All’inizio Greg [Daniels] e io abbiamo parlato della crescita di Nathan. Volevamo che fosse antipatico, ma non così tanto da alienarsi il pubblico. È bello quando un personaggio inizia in un modo e poi col tempo diventa una persona migliore. Penso ci si possa immedesimare con questo percorso. Io non ho mai creduto che Nathan fosse una cattiva persona, ma soltanto pigra, abituata a dare le cose per scontate.

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6 – Lakeview non è né il Paradiso né l’Inferno

Upload non è The Good Place, né la sua ambientazione altoborghese può definirsi un equivalente del Paradiso o dell’Inferno. Per Daniels l’aldilà digitale della serie va oltre qualsiasi visione utopica o distopica e si qualifica piuttosto come un riflesso della società.

Dopo aver ammesso di aver elaborato il suo mondo ultraterreno a partire dalle ispirazioni di Eternal Sunshine of the Spotless Mind e Her, il creatore di Upload ha descritto Lakeview come un prodotto dell’opera umana:

Da un punto di vista satirico in Upload si evidenziano molto gli effetti delle disparità economiche. Come la società umana anche Lakeview è creata dalle persone e ne replica tutti i difetti in termini di distribuzione poco equa delle risorse. Oppure l’ingiustizia del fatto che Nora abbia grosse difficoltà a garantire l’upload al padre, mentre altri si godono senza problemi tutti i vantaggi di quel tipo di vita.

7 – La seconda stagione dovrebbe essere assicurata

Non c’è ancora alcuna ufficialità, e in fondo il debutto di Upload su Prime Video risale a pochi giorni fa. Eppure, come detto, Greg Daniels ha già tutto pronto per una seconda stagione e anche Robbie Amell ha parlato con disinvoltura del futuro della serie, e in particolar modo del fatto di essere convinto che nei nuovi episodi Nathan e Nora troveranno il modo di riunirsi.