Non ci sarà l’autocertificazione fase 2, nomi congiunti non richiesti

Potrebbe non essere pubblicata una nuova autocertificazione per la fase 2 del 4 maggio

autocertificazione fase 2

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Non dovrebbe esserci un’autocertificazione dedicata per la fase 2, che ricordiamo scatterà a partire dal 4 maggio. Come riportato dal ‘corriere.it‘, i cittadini, per motivi di privacy, non saranno obbligati ad indicare il nome ed il cognome dei congiunti cui andranno a fare visita, né le autorità potranno fare loro domande a riguardo. Il Governo potrebbe, quindi, non rilasciare un nuovo modulo di autocertificazione per la fase 2 del 4 maggio: sarà considerata valida, se così dovesse essere (restiamo ancora in attesa di conferme ufficiali dal Palazzo Chigi), il modulo attualmente in corso, quello aggiornato al 26 marzo, sbarrando la relativa voce assistenza ai congiunti per andar loro a fare visita (anche in assenza di urgenze).

Una circolare del Viminale chiarirà presto ogni dubbio residuo circa gli spostamenti consentiti ed alle istruzioni di compilazione dell’autocertificazione nel corso delle fase 2. Le direttive dovrebbero essere diramate il 1 maggio, mentre le FAQ saranno pubblicate sul sito del Governo nei prossimi giorni allo scopo di ribadire il divieto assoluto di raggiungere le seconde case, seppur ubicate nella regione di residenza.

Il modulo di autocertificazione aggiornato al 26 marzo ed attualmente in corso di validità annovera tra le voci per giustificare l’uscita di casa da parte dei cittadini la situazione di necessità, e prevede già la possibilità di recarsi dai congiunti per motivi di urgente assistenza. La circolare del Viminale ai prefetti chiarirà che, per ragioni di privacy, gli italiani non saranno tenuti a scrivere le generalità del congiunto che andranno a trovare, rendendo del tutto inutile l’esigenza di un nuovo modello di autocertificazione. Se quanto appena detto dovesse incontrare conferma, quando intercettati dalle Forze dell’Ordine bisognerà sbarrare la voce ‘assistenza ai congiunti‘, seppur non per motivi di urgenza. Se si esce di casa per fare una passeggiata, non servirà munirsi di autocertificazione (purché si resti nel comune di residenza, e ci si sposti a piedi oppure in bicicletta).