Stop alla bufala della nicotina che protegge dal Coronavirus: replica OMS

Sgombrato il campo dai dubbi, dopo lo studio francese ancora incompleto e ingigantito dai Media in queste ore

Nicotina

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Da circa 24 ore circola in rete la storia della nicotina che protegge dal Coronavirus, come se il fatto di far fuori un pacchetto di sigarette al giorno consenta di scongiurare il rischio infezione da Covid-19. Una delle bufale più pericolose, per il messaggio che manda a coloro che non soliti approfondire oltre la lettura dei titoli di un articolo, da quando la pandemia si è diffusa nel mondo durante lo scorcio iniziale del 2020. Tra una notizia bizzarra e l’altra, come quella che vi abbiamo riportato nella giornata di ieri, tocca concentrarsi su una fake news oggi 23 aprile.

OMS risponde allo studio sulla nicotina che protegge dal Coronavirus

Una presa di posizione importante sulla bufala della nicotina che protegge dal Coronavirus grazie ad un enzima specifico e ad un particolare cerotto arriva direttamente dall’OMS quest’oggi. Come riportano i colleghi di TGCom 24, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di vederci chiaro su questa storia ed ha rilasciato una comunicazione ufficiale che lascia poco spazio a dubbi: “Il fumo danneggia i polmoni e altre parti del corpo e ti rende più vulnerabile all’infezione da Covid-19“.

Insomma, ad oggi lo studio francese di cui tanto si parla da alcune ore a questa parte non ha evidenze scientifiche sufficienti per farci pensare quanto circola da ieri. La nicotina non ci protegge dal Coronavirus, semmai il contrario, al punto che una situazione polmonare complessa potrebbe subire ulteriori danni se “stressata” dal fumo. A prescindere da alcuni test effettuati in Francia, ci sono dettagli che non possiamo tralasciare.

Basti pensare a quanto affermato dall’epidemiologa Florence Tubach, secondo cui il fumo di tabacco resti un elemento che contiene molti agenti tossici, mentre dall’OMS arriva in modo netto la tesi opposta, con la nicotina in grado di aggravare le condizioni dei malati di Coronavirus. Altro che proteggere.