Cristina D’Avena assente a Musica Che Unisce, amareggiata sui social: “Avrebbe fatto piacere anche a me partecipare”

Perché non tentare una seconda serata dello stesso format?


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Cristina D’Avena non h preso parte al programma benefico Musica Che Unisce, trasmesso su Rai1 ieri sera a supporto della Protezione Civile.

L’obiettivo del programma era quello di raccogliere fondi a favore della Protezione Civile intrattenendo il pubblico con live casalinghi di alcuni artisti italiani. Tanti, forse troppi, i grandi assenti che avremmo voluto vedere in TV. Tra questi, anche Cristina D’Avena che ha sottolineato sui social di non essere stata invitata a partecipare a Musica Che Unisce.

L’artista racconta che le avrebbe fatto piacere poter cantare per i bambini “di tutte le età” e che attraverso qualche pezzo avrebbe potuto fornire il suo personale contributo alla causa.

In effetti, le sigle dei cartoni animati che ha cantato Cristina D’Avena non possono essere considerate solo canzoni per i bambini. L’artista si rivolge al bimbo che è in ognuno di noi e che, a tutte le età, non smette di farsi sentire.

La sua presenza, quindi, sarebbe stata più che gradita a tanti, non solo ai più piccoli ma soprattutto a chi è cresciuto a pane e cartoni animati anni ’90 ai quali Cristina D’Avena prestava la sua voce per le sigle.

“In questo momento così delicato avrebbe fatto piacere anche a me partecipare all’iniziativa insieme ai miei colleghi. Sarebbe stato un ottimo modo per dare, nel mio piccolo, un contributo attraverso la mia musica che unisce da sempre ‘i bambini di tutte le età’, aprendo i cuori e cercando di distogliere i pensieri da questa situazione così difficile”, ha scritto su Twitter.

Cristina D’Avena non è però l’unica artista di rilievo esclusa dal programma che, ponendosi l’obiettivo di “unire” il pubblico da casa sotto il segno delle donazioni alla Protezione Civile, avrebbe forse dovuto unire qualche artista in più e non le solite Emma Marrone ed Alessandra Amoroso trite e ritrite, come gli immotivati Francesca Michielin e Tommaso Paradiso di turno, attaccati ovunque in corsa con Photoshop.

Ma dal momento che l’isolamento da Covid-19 non si concluderà il 3 aprile, perché non tentare una seconda serata del format a costo prossimo allo zero per la Rai? Con artisti diversi, s’intende.