Oki e ibuprofene accelerano il coronavirus? Risposta definitiva dell’EMA

Non c'è una correlazione certificata tra i medicinali FANS e il Covid-19. EMA chiara in proposito

ibuprofene

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Ma davvero Oki e ibuprofene accelerano il coronavirus, nel senso che peggiorano i sintomi della malattia da Covid-19 e dunque le condizioni di salute dei pazienti? Da giorni oramai continuano a circolare, soprattutto su WhatsApp, una serie di audio che millantano la stretta correlazione tra i due farmaci molto comuni e il pericoloso virus: per fortuna, sull’argomento ora è intervenuta l’EMA ossia l’Agenzia europea per il farmaco, dissipando ogni dubbio.

Come ripotato nel comunicato EMA appunto, presente anche sul sito del Ministero della Salute, attualmente non ci sono prove scientifiche che evidenziano la correlazione tra l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene appunto ma anche l’Oki, con il peggioramento delle condizioni dei pazienti affetti da Covid-19.

Ma come si è arrivati alla convinzione che Oki e Ibuprofene accelerano il coronavirus? Probabilmente la catena social del tutto infondata “prende spunto” da uno studio al comitato per la sicurezza dell’Ema (PRAC) che ha suggerito come l’infezione dovuta alla varicella ed altre infezioni batteriche potrebbero essere aggravate da questi medicinali. L’approfondimento ha riguardato però forme virali che non hanno nulla a che fare proprio con il nuovo coronavirus per il quale non ci sono conferme.

Non ci sono dunque certezza sul fatto che Oki e ibuprofene accelerano il cornovirus? Assolutamente no, almeno in questo momento. L’EMA si riserva di approfondire la questione con speciali approfondimenti ma, per il momento, suggerisce al personale sanitario e ai medici di utilizzare pure i medicinali FANS (come l’ibuprofene appunto) per il primo trattamento dei malati. Le dosi da impiegare dovranno essere quelle minime ritenute efficaci e comunque somministrate per il periodo più breve possibile.

In base tutto quanto dichiarato dall’EMA, c’è solo un consiglio da dare ai pazienti: bisognerà sempre rivolgersi al proprio medico per chiarimenti sui farmaci da prendere e il trattamento con ibrupofene da parte di malati cronici non dovrà mai essere interrotto, se non sotto indicazione del proprio dottore.