Caso di Coronavirus per un cane? Servono precisazioni dopo l’allarme

Da una notizia scontata, ad una questione che richiede ulteriori accertamenti. Analizziamola più da vicino

Coronavirus

Coronavirus


INTERAZIONI: 513

Da questa mattina gira un vero e proprio allarme, soprattutto sui social, in quanto fonti da Hong Kong avrebbero annunciato il primo vero caso di Coronavirus per un cane. Dopo aver analizzato una serie di bufale sull’infezione, tramite alcuni approfondimenti pubblicati nei giorni scorsi sul nostro magazine, oggi 28 febbraio diventa fondamentale concentrarsi su una questione assai delicata. Un’eventuale conferma, infatti, potrebbe avere effetti anche in Italia e nel resto del mondo come si può facilmente immaginare.

I primi dettagli sul possibile caso di Coronavirus per un un cane

Il problema, a mio modo di vedere, sta nel modo in cui sta girando la notizia questo venerdì. Diverse testate italiane, infatti, già dal titolo dei loro articoli danno per scontato il contagio, aprendo a conti fatti una percezione del tutto nuova sul fatto che anche i cani possano contrarre il Coronavirus. Dettaglio non di poco conto, considerando il fatto che spesso e volentieri gli utenti tendono a non approfondire un fatto di cronaca. Ecco perché ho deciso di vederci sulla vicenda.

La miglior fonte in circolazione, a tal proposito, ritengo sia NYPost, con cui possiamo effettivamente andare a fondo su questa storia. La questione, infatti, è “meno definitiva” di quanto possa sembrare e solo nelle prossime ore potremo avere delle certezze. Insomma, allo stato attuale dei fatti è importante non lasciarsi andare a conclusioni affrettate, anche perché una vera e propria ondata di psicosi dovuta alla cattiva informazione l’abbiamo già fronteggiata nel corso dell’ultima settimana.

Citando la fonte, infatti, pare che le autorità locali abbiano scoperto un cane con un “basso livello” di Coronavirus. Questo, almeno, stando a quanto riportato anche da fonti governative di questa area che ricordiamo essere autonoma rispetto alla Cina. Il punto è che i controlli per l’animale sono scattati in merito alla sua cavità orale e nasale, coi test condotti nella giornata di mercoledì, coi risultati che hanno mostrato da subito un caso “lievemente positivo” per il nuovo coronavirus. Noto come COVID-19. In cosa consista nello specifico quel “lievemente”, al momento non è dato saperlo.

I funzionari sanitari non sono sicuri se il cane, che al momento non presenta alcun sintomo, sia effettivamente infetto o abbia semplicemente tracce del virus in bocca o nel naso a causa di “contaminazione ambientale“. La giornata di oggi potrebbe essere decisiva per saperne di più.

La situazione attuale sul presunto case di cane con Coronavirus

Secondo le ultime informazioni raccolte, il cane è stato messo in quarantena in un rifugio per animali che al momento non ospita altri animali. Altri test verranno somministrati sull’animale, che per forza di cose rimarrà in quarantena fino a quando i risultati non saranno negativi. Ricordo, al contempo, che Hong Kong, a partire da giovedì, ha annunciato ufficialmente 91 casi confermati di Coronavirus e due morti, come è stato riportato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Le stesse autorità locali, però, hanno voluto annunciare che al momento non ci esistono prove sul fatto che il nuovo coronavirus possa diffondersi anche attraverso il contagio di animali domestici. A partire da cani e gatti. Fino a quando il caso di Hong Kong non fornirà ulteriori aggiornamenti, è cruciale partire da questo presupposto per evitare la diffusione di ulteriori motivi di preoccupazione in Europa.