League of Legends e la battaglia agli imbroglioni, misure drastiche

I cheater hanno i minuti contati nel titolo di Riot Games, viste le drastiche misure di sicurezza messe su dal team di sviluppo

League of Legends

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Essere un gioco come League of Legends non dev’essere assolutamente facile. Capiamoci, di certo i ragazzi di Riot Games si godono (e non poco) la permanenza in cima agli indici di gradimento della community dei videogiocatori. Un risultato ottenuto con anni e anni di dedizione e cura certosina di ogni minimo dettaglio. E che richiede altrettanti sforzi per essere confermato, settimana dopo settimana.

Chiaramente essere ai vertici della catena alimentare videoludica espone maggiormente a potenziali rischi. Non sono pochi ovviamente quei giocatori che provano a tirare acqua al proprio mulino in maniera non consentita dalle condizioni di uso lecito e corretto dei titoli. Nel caso di un prodotto ome League of Legends, proiettato ampiamente nell’ambito degli eSports – e quindi con montepremi economici golosissimi – la situazione si eleva all’ennesima potenza.

Ma Riot Games non si perde di certo d’animo, e si prepara a dare filo da torcere a tutti i furbetti di turno.

In League of Legends nessuna pietà per i cheater

Il numero di imbroglioni riscontrati all’interno del titolo è cresciuto in maniera considerevole nelle ultime settimane. Una situazione che rischiava di divenire insostenibile nell’arco di breve tempo, con la parte sana della community che avrebbe potuto abbandonare il gioco da un momento all’altro.

La decisione del team di sviluppo, e in particolar modo della divisione anti-cheat, è stata dunque quella di dare un giro di vite. Maggiore sicurezza all’interno di League of Legends, con gli apparati dedicati al controllo del rispetto delle regole che è stato ampiamente potenziato.

Nuovi driver del Kernel provvederanno a evitare intrusioni con conseguente creazione di situazioni anomale all’interno delle partite. Riot Games ha scelto di prendere provvedimenti drastici e immediati, con l’obbiettivo che era quello di porre tra sé e i cheater un “muro” unico, robusto ed evoluto.

Nessuna battaglia capillare aggiuntiva per lo studio responsabile del progetto, che ha deciso di tagliare la testa al toro e chiudere alla fonte i possibili sbocchi dei furbetti. E sarà ovviamente una soluzione che verrà adottata anche nei potenziali nuovi progetti videoludici che vedranno protagonisti gli sviluppatori.

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