Non arrivano le notifiche Gmail con One UI 2.0: rimedi per Samsung Galaxy

Nemmeno a voi le notifiche Gmail arrivano sui vostri Samsung Galaxy con One UI 2.0? Qualche rimedio

One UI 2.0

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Se avete aggiornato il vostro Samsung Galaxy alla nuova One UI 2.0 con Android 10 potreste anche voi esservi accorti dei problemi che i dispositivi hanno fatto riscontrare ai loro possessori nell’ambito delle notifiche Gmail. Come riportato da ‘tuttoandroid.net‘, non tutti hanno fatto esperienza del malfunzionamento, ma più di qualcuno sì, ed ecco perché abbiamo ritenuto il caso di portare alla vostra attenzione una soluzione tampone che dovrebbe consentirvi di tornare a ricevere le notifiche Gmail sui Samsung Galaxy aggiornati alla One UI 2.0 con Android 10.

Per prima cosa, andate in ‘Impostazioni‘, e poi su ‘Assistenza dispositivo > Batteria – Risparmio energia applicazione > Applicazioni in sospensione‘, e verificate che il servizio di posta elettronica del colosso di Mountain View (Gmail) non sia parte della lista. Lo vedete nell’elenco? Nel caso, esercitate una pressione prolungata sulla voce ‘Gmail’, e poi cliccate su ‘Rimuovi‘, opzione collocata in basso a destra dello schermo. Se i problemi persistono, o comunque l’app non era inserita nell’elenco appena menzionato, fate tap sul vostro account dalle impostazioni dell’applicazione, e sinceratevi che l’opzione ‘Tutte‘ risulti selezionata all’interno del menu ‘Notifiche‘, e che la voce ‘Notifica per ogni messaggio nel menu Posta in arrivo‘ sia regolarmente spuntata (procedimento che dovrete ripetere per ogni account Gmail che gestite).

A questo punto dovreste aver risolto il problema delle notifiche Gmail sopraggiunto in seguito all’aggiornamento del vostro Samsung Galaxy all’ultima versione dell’interfaccia utente proprietaria One UI 2.0, basata naturalmente su Android 10. Se così non fosse, contattateci per farci conoscere nel dettaglio la vostra situazione, che proveremo a studiare per potervi fornire la soluzione più giusta (in attesa che il produttore asiatico rilasci un’eventuale patch che risolva il disturbo alla radice, magari discutendone prima con Google, visto che potrebbe trattarsi di un conflitto che coinvolge indirettamente anche il colosso di Mountain View).