Cardi B contro Donald Trump dopo l’attacco in Iran: “Terrorista”

Dopo Serj Tankian e Tom Morello continua il dissenso del mondo della musica


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Dopo l’invettiva di Serj Tankian dei System Of A Down arriva quella di Cardi B contro Donald Trump a seguito delle tensioni con l’Iran. La rapper ha postato il suo sfogo sul suo canale Instagram, nel quale mostra le immagini di un cittadino iraniano che piange di fronte alla telecamera. Al filmato drammatico Cardi B ha aggiunto la didascalia: “La voce degli iraniani. Loro non sono terroristi. Trump è un terrorista.

Non è certo la prima volta in cui Cardi B prende una posizione netta contro l’inquilino della Casa Bianca. Come ricorda NME, la voce di Bodak Yellow ha manifestato il suo dissenso sin dai primi giorni in cui il tycoon è salito al potere, e tra le ultime dichiarazioni più rumorose ricordiamo quella del 2019 in cui disse: “Il nostro Paese è diventato un inferno, aggiungendo inoltre:

Dobbiamo davvero prenderlo sul serio. Sento che dobbiamo fare qualche tipo di azione. Non ho idea di quale sia la giusta azione, ca**o, perché di questo non ho le competenze. Ma ca**o, ho paura. Questo è pazzesco e mi sento davvero male per queste persone che devono lavorare senza un ca**o di stipendio.

All’1 del mattino del 3 gennaio 2020, ricordiamo, un drone americano ha colpito un convoglio di auto che si allontanava dall’aeroporto di Baghdad, raggiungendo e uccidendo Qassem Soleimani, capo delle forze Kuds, e Abu Mahdi al-Muhandis, vice capo delle Forze di Mobilitazione Popolare.

La mattina dell’8 gennaio, poi, un Boeing 737 della Ukraine International Airlines è precipitato poco dopo il suo decollo dall’aeroporto di Teheran, uno schianto in cui hanno perso la vita 176 persone. L’ipotesi più accreditata è quella del missile lanciato dall’Iran che, involontariamente, avrebbe colpito il velivolo mentre tentava di colpire le basi USA, anche se si è parlato pure in un incidente dovuto a un guasto al motore.

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La tensione sale sempre di più, e sempre di più si accende il dissenso dal mondo della musica: all’attacco di Tankian e Cardi B contro Donald Trump, infatti, si era già unito Tom Morello (Rage Against The Machine, Audioslave, Prophets Of Rage) che su Instagram ha ricordato che lo stesso presidente americano criticava Barack Obama nel 2011 per lo stesso motivo.

All’uomo che piange nel video postato dalla rapper viene chiesto di rivolgere un messaggio agli americani, e lui risponde: “Noi amiamo gli americani ma odiamo il vostro presidente, e la stessa Cardi B anni fa aveva confessato di “odiare con passione” l’inquilino della Casa Bianca.

Siamo sicuri che vi saranno altre invettive da parte degli artisti. Il post di Cardi B contro Donald Trump si unisce al dissenso manifestato a più riprese dagli artisti contro il presidente degli Stati Uniti: Springsteen, i Sum 41, Taylor Swift, i Nickelback, Mick Jagger e ancora Tom Morello non fanno che arringare il loro pubblico per risvegliare le coscienze contro un capo di Stato che, per opinione condivisa, fonda la sua politica sulla menzogna e sulla violenza, ma soprattutto sulla paura del diverso e del progresso

Dopo le parole di Cardi B contro Donald Trump arriveranno altre attestazioni di disistima da parte di altri artisti, soprattutto perché le tensioni con l’Iran continueranno.