Cos’è Google Recorder, come funziona e su quali device

Ecco Google Recorder, il registratore vocale che trascrive in presa diretta: perfetto per giornalisti e studenti

Google Recorder

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Potreste aver giò sentito parlare di Google Recorder, un pratico strumento di registrazione al momento disponibile ufficialmente solo per i Google Pixel 4 (l’ultima generazione degli smartphone Google Experience). Per chi non lo sapesse, si parla di un registratore vocale che non attinge mai dal web (questo significa che il tool lavorerà esclusivamente offline, e che quindi potrà funzionare anche all’interno di uno scantinato completamente dimenticato dal segnale Wi-Fi e della rete cellulare), e che si occupa di trascrivere in presa diretta, oltre che a mettere a disposizione un pratico tool di ricerca audio. Nulla di particolarmente stravolgente, o che vorreste avere a tutti i costi (le funzionalità a disposizione non sono tante, e quelle presenti non offrono un servizio innovativo che dovrete per forza desiderare), a meno che non facciate uno specifico lavoro (il giornalista) o non siate studenti universitari stanchi di ‘sbobinare’ le lezioni a mano.

Ecco dove scaricare Google Recorder per i dispositivi non Pixel

Prima di addentrarci ancora nel merito di Google Recorder, vogliamo avvisarvi del fatto che al momento l’unica lingua supportata è l’inglese americano, anche se speriamo il colosso di Mountain View implementi nel breve periodo altri idiomi, tra cui l’italiano (sarebbe una gran cosa). L’unica versione ufficiale che, almeno per il momento, funge anche su smartphone diversi dai Google Pixel corrisponde alla release 1.0.271, che potrete scaricare da questo indirizzo (il download è gratuito, non abbiate timore). Vi piacerebbe scaricare l’ultima release 1.1.284 (potrete effettuarne il download da questa pagina, non prima di aver flaggato sul vostro dispositivo l’opzione per l’installazione delle applicazioni da sorgenti sconosciute, raggiungibile dal menu sicurezza)? Sappiate che dovrete accontentarvi di una versione modificata, da cui è stata cancellata la voce ‘PIXEL_2017_EXPERIENCE‘, in modo tale da permettergli di funzionare anche sui device non ufficialmente supportati). Questo non esclude possano esserci degli errori nel corso del funzionamento, e Google Recorder non fungere alla perfezione su dispositivi diversi dai Google Pixel 4 (gli unici, lo ribadiamo ancora una volta, per i quali il tool di registrazione vocale è stato concepito, almeno per adesso).

Elenco degli smartphone supportati e di quelli su cui potrebbe nascere qualche problema

Google Recorder, in ogni caso, potrà interfacciarsi solo con smartphone equipaggiati con Android 9 Pie e Android 10. Lo strumento funge, anche se non ufficialmente, a bordo di dispositivi Huawei, Honor, Motorola, LG, Samsung, Sony e Nokia, mentre presenta qualche intoppo di trascrizione su terminali griffati Asus, OnePlus e Oppo. Se deciderete di procedere all’installazione, una volta portata a termine, ricordatevi di togliere il flag dall’opzione di innesto da sorgenti sconosciute, così da evitare il vostro smartphone possa infettarsi con servizi poco di dubbia provenienza (a volte nemmeno le applicazioni scaricate dal Play Store sono sicure, figurarsi gli APK terzi scaricati dal web). Speriamo di potervi dare buone notizie sull’arrivo della lingua italiana, che renderebbe Google Recorder uno strumento indispensabile per i giornalisti (pensate alle lunghe interviste, per esempio) e per gli studenti universitari (non più costretti a stare chini sul PC o sulla carta a trascrivere pagine e pagine di sbobinatura).