BoB, Best Of Barone: con Gennaro Porcelli da Red Ronnie regna sovrano il blues

Dalla scuderia di Edoardo Bennato, Gennaro porta avanti la sua passione per il blues con la sua Rudy Rotta Band


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Nel secondo appuntamento del BoB, Best Of Barone conosciamo Gennaro Porcelli, bluesman della scuderia di Edoardo Bennato. Nel format di Red Ronnie, con Optimagazine come media partner, durante la puntata del 9 dicembre già si respirava aria di Natale. Lo abbiamo appreso con Manuela Villa e continuiamo con una veste sonora più grezza e verace.

Nel salotto del Barone Rosso Gennaro ha portato la sua band composta dal tastierista Pippo Guarnera, il bassista Renato Marciano e il batterista Enzo Cecconi. Insieme rendono omaggio ai più grandi pezzi blues della storia e iniziano con Shufflin’ Back To Memphis dei The Kentucky Headhunters.

Sua fedele compagna è la chitarra Marvit, un gioiello di liuteria che a Napoli costruiscono apposta per lui. Il suo strumento può rendere il suono di una Gibson o di una Fender a seconda delle esigenze, e possiamo confermare che Gennaro, quando suona, può farlo ad occhi chiusi.

It Takes A Lot To Laugh, It Take A Train To Cry è un brano di Bob Dylan – contenuto nel disco Highway 61 Revisited (1965) – e Gennaro lo ha inserito nel suo disco collaborando con Rudy Rotta, storico chitarrista scomparso nel 2017. Red Ronnie, tra l’altro, rimprovera Gennaro perché ha dimenticato le copie dei suoi dischi in macchina.

Alien In Transit è uscito nel 2013 e tra le collaborazioni presenti troviamo quella con Enzo Gragnaniello per il brano L’Erba Cattiva. Lo spettacolo pieno di forza blues di Gennaro Porcelli funziona eccome, e continua con Send You Back To Georgia di Hound Dog Taylor, che la band ripropone nella versione di George Thorogood. Veloce e perfetta, Send You Back To Georgia aggiunge adrenalina al salotto del Barone Rosso.

Gennaro esegue i riff, arpeggia, preme sull’acceleratore e vola in alto con gli assoli in un’atmosfera che ricorda le jam session ma che si mantiene perfettamente nel mood del blues dei grandissimi autori.

Non è finita, perché ora si scomoda Ray Charles riproposto da Jeff Beck per il brano I’ll Drown In My Own Tears. Non servono parole, quando uno strumentale sa già gridare con forza la sua carica spirituale. Il batterista clicca sul side, Gennaro sviolina con note audaci e tutto il 6/8 del brano non ha rivali, anche quando subentra l’organo che ricorda tanto i Doors.

Gennaro pizzica e chiude gli occhi: è la magia del blues, una divinità che non ha chiese ma tantissimi fedeli. Il viaggio nella musica più tormentata e benefica continua con Stranger Blues di Elmore James. Red Ronnie racconta che James era l’artista preferito di Jimi Hendrix e Gennaro aggiunge: “Il suo riff di chitarra slide ha fatto storia”, e difatti l’esecuzione immortalata dal BoB, Best Of Barone mostra l’ospite suonare con lo slide sul mignolo.

L’adrenalina non manca, tutto è sincopato e meravigliosamente rumoroso. In chiusura, la Rudy Rotta Band di Gennaro saluta il Barone Rosso con un secondo tributo a Bob Dylan con Highway 61 Revisited. Musica allo stato puro, passione e sudore, e tanta adrenalina chiudono la seconda clip che riassume il Barone Rosso di lunedì 9 dicembre.

Di seguito la seconda clip del BoB, Best Of Barone con Gennaro Porcelli.

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