Vicky Cornell ha denunciato i Soundgarden per la proprietà di alcuni brani inediti del marito

In un lungo post su Instagram la vedova di Chris Cornell scrive: "Farò giustizia alla memoria"


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Vicky Cornell ha denunciato i Soundgarden. La notizia arriva da TMZ, che riporta che la vedova del frontman Chris Cornell, scomparso nel maggio 2017 a Detroit ha depositato in tribunale una denuncia a carico della band colpevole, secondo la sua versione sostenuta anche dagli avvocati Marty Singers e Jimmy Sammataro, di essersi appropriata di 7 registrazioni inedite del marito e di aver trattenuto centinaia di migliaia di dollari che in realtà appartenevano alla famiglia.

In questo modo, lamenta la vedova Cornell, la band avrebbe forzato gli eredi della rockstar a consegnare tutto ciò che riguardava il materiale artistico lasciato dal frontman scomparso nelle mani della band. Eppure, sottolinea Vicky, il materiale contestato consiste in 7 registrazioni in cui è presente esclusivamente la voce di Chris con parole scritte da lui e destinate solamente agli eredi.

Nel documento cui fa riferimento anche Pitchfork si legge che Vicky accusa i Soundgarden di aver estorto le royalties alla famiglia attraverso pressione psicologica e conversione illegale di denaro.

Sempre TMZ riporta che la vedova di Chris, in un primo tempo, aveva acconsentito alla pubblicazione del materiale inedito del marito purché si facesse la volontà del frontman scomparso, tra cui i credits del produttore indicato da lui. La band avrebbe rifiutato.

Ora il materiale inedito di Chris è diventato l’oggetto di una battaglia legale, e la stessa Vicky Cornell ha dedicato un post sofferto alla vicenda su Instagram:

Non era previsto che le cose andassero così. Ma non mi metterò da parte per la comodità o il guadagno di qualcun altro. Non sacrificherò il futuro dei nostri figli per l’avidità di qualcun altro. E non lascerò che qualcun altro mi faccia vergognare perché l’uomo che amavo è scomparso troppo presto.

Farò giustizia al lavoro e alla memoria di mio marito; Per i nostri figli e per tutto ciò che rappresentavamo. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno assistito Chris e ci hanno supportato in questo periodo devastante. Il vostro amore e la tua gentilezza non saranno mai dimenticati.

Dobbiamo ricordare, tuttavia, che questa vicenda ha un precedente: in un’intervista rilasciata a Musicradar il chitarrista Kim Thayil aveva riferito che i lavori su un album postumo dei Soundgarden erano bloccati in quanto la band era in possesso di alcune copie di brani inediti registrati prima della morte di Chris Cornell. Le copie originali, infatti, erano in possesso degli eredi di Chris e non intendevano cederle alla band.

In questo modo, riferiva Thayil, i superstiti dei Soundgarden – lui, il batterista Matt Cameron e il bassista Ben Shepherd – sono impossibilitati a lavorare sulle sovraincisioni, anche se secondo il progetto si tratterebbe di un album altamente psichedelico, e dunque non è possibile continuare a lavorare sul nuovo album.

La vedova dell’ex Audioslave e dell’ex Soundgarden, però, aveva negato le accuse.

Il 9 dicembre Vicky Cornell ha denunciato i Soundgarden e la vicenda sul materiale lasciato in eredità da Chris Cornell è ora oggetto di una diatriba legale in termini di diritti sulle demo inedite della voce di Black Hole Sun e sulle royalties che secondo la denuncia sarebbero destinate agli eredi.