Immigrato di Checco Zalone esplora i luoghi comuni dell’italiano medio e anticipa il film Tolo Tolo

Il comico pugliese ironizza sul razzismo facendo il verso a Toto Cutugno e Adriano Celentano


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In un momento storico in cui le parole chiave del dibattito pubblico sono “buonista”, “sovranista”, “radical chic”, “razzista” e ultimamente “sardina” arriva Immigrato di Checco Zalone, una realtà che si colloca a metà strada tra lo spot, la parodia e il brano musicale.

L’intento del comico pugliese è chiaro: dissacrare l’italiano medio che ancora si indigna per la presenza di extracomunitari sul suolo del Belpaese, e per minare ogni pregiudizio snocciola tutti luoghi comuni che fanno parte della polemica razzista. Zalone lo fa su una melodia e su uno stile che sono un chiaro riferimento alla lezione di Adriano Celentano e a L’Italiano di Toto Cutugno.

Immigrato di Checco Zalone è la canzone che anticipa l’uscita del film Tolo Tolo, prevista per l’1 gennaio 2020 e che ha già scatenato tutte le polemiche del caso. L’ex comico di Zelig, del resto, non è nuovo nella divisione del pubblico. In questo caso, come riporta Adnkronos, le proteste arrivano anche da alcune associazioni di volontariato come nel caso di Baobab che in un tweet scrive:

Il video Immigrato di Checco Zalone è terribile e non fa ridere. C’è poco altro da commentare, nessun bisogno di addentrarsi in analisi di chissà quali sfumature: banale spazzatura per il mercato delle festività.

Ciò che vediamo nel video ufficiale del brano, infatti, è un italiano alle prese con un immigrato che lo attende fuori dal supermercato per ricevere un’offerta, che interviene mentre l’automobilista si ferma a una stazione di servizio per fare carburante, che compare al semaforo per lavare i vetri e, soprattutto, che compare in casa per sedurre la moglie dell’italiano.

Tra gli altri elementi del video del brano troviamo i vicini pakistani che cucinano sul balcone e l’inquilino romeno che beve alcolici. Verso la fine del video, Zalone si affaccia sul balcone mentre tutti gli abitanti del palazzo ballano nel cortile, e il comico assume la tipica posa che ricorda Benito Mussolini.

L’attrice Emanuela Fanelli interpreta la moglie di Checco Zalone mentre l’immigrato è interpretato da Maurizio Bousso.

Il video è stato girato in varie zone di Roma, e il caseggiato che compare verso la fine del video ufficiale, nel quale vive l’italiano interpretato da Zalone, si trova nel quartiere Bologna e si tratta dello stesso fabbricato scelto da Ettore Scola per il film Una Giornata Particolare interpretato da Marcello Mastroianni e Sofia Loren.

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Immigrato di Checco Zalone è già successo, e proprio per il tema trattato ha acceso gli animi più polemici ma anche quelli dei sostenitori, che da tempo attendevano un film del comico pugliese sul tema dell’immigrazione. I temi sensibili, del resto, non sono mai mancati nei film di Checco Zalone, a partire da Cado Dalle Nubi in cui con la sua tipica ironia politicamente scorretta ha trattato l’omofobia, il razzismo e soprattutto le differenze tra il meridione e il settentrione italiani.

Nell’ultimo film Quo Vado? (2016) ha scherzato sul posto fisso, in Sole A Catinelle (2013) sulla famiglia e sulle difficoltà economiche e in Che Bella Giornata (2011) ha sdrammatizzato sulla paura del terrorismo.

Di seguito il testo e il video ufficiale di Immigrato di Checco Zalone.

All’uscita del supermercato
Ti ho incontrato
(“il carrello lo porto io”)

Al distributore di benzina
(“metto io, metto io”)
Monetina

Al semaforo sul parabrezza
C’è una mano nera con la pezza
E ritrovo quel tuo sguardo malandrino che mi dici
“C’ha due euro per panino!”

Immigrato
Quanti spiccioli ti avrò già dato
Immigrato
Mi prosciughi tutto il fatturato

Poi la sera la sorpresa a casa
Al mio ritorno
Ti ritrovo senza permesso nel soggiorno
Ma mia moglie non è spaventata
Anzi

Sembra molto rilassata
E ritrovo quel suo sguardo malandrino
Che faceva quando…
Quella roba lì
La faceva…

Immigrato
Sembra proprio che ti sei integrato
Immigrato
Favorisci pure l’altro lato
Immigrato
Ora dimmi perché mi hai puntato

Potevi andar dal mio vicino pakistano
O a quel rumeno in subaffitto al terzo piano
Ma hai scelto me
Il mio deretano
Dimmi perché
Perché, perché perché perché?
Prima l’italiano!

Immigrato
Chi ha lasciato il porto spalancato?
Immigrato
Ma non ti avevano rimpatriato?
Immigrato
Immigrato