Recensione Need For Speed Heat, la doppia anima dei racing game

Electronic Arts torna a correre sulle piste di NFS, trascinandoci in competizioni all'ultimo boost tra le strade di Palm City

La recensione di Need For Speed Heat

INTERAZIONI: 84

Con Need For Speed Heat, i motori della celebre serie corsistica di casa Electronic Arts sono tornati a rombare nel mercato dei videogiochi. E lo hanno fatto con un titolo pensato per PC, PlayStation 4 e Xbox One, e come un soft reboot di un franchise che corre ormai da oltre 25 anni sui nostri schermi. Dopo la tiepida accoglienza riservata all’ultimo episodio – Payback -, il colosso di Redwood City ha deciso di affidare nelle mani degli sviluppatori di Ghost Games un’esperienza che potesse sia offrire qualcosa di nuovo alla folta schiera di fan là fuori, ma anche non tradire la sua gloriosa tradizione fatta di corse rocambolesche e modifiche meccaniche ed estetiche ai limiti della legalità.

Il nuovo capitolo di Need For Speed, già disponibile per l’acquisto in versione fisica e digitale, cerca allora di unire due anime diverse dei racing game. Correndo in una Palm City divisa tra giorno e notte. Tra gare sportive alla luce del giorno e furiose competizioni spesso interrotte dall’intervento delle forze dell’ordine. Nella mia recensione, cercherò di raccontarvi se il lavoro svolto dal team di sviluppo ha saputo colpire nel segno, gettando le basi per una nuova direzione per il brand, reindirizzandolo sulle piste giuste.

Correre alla luce del sole

La natura duale di Need For Speed Heat quasi costringe ad analizzarne pregi e difetti in due parti distinte. La prima va a focalizzarsi sulla parte di Palm City che rimane alla luce del giorno, in un contesto che si fa sì diviso ma anche inevitabilmente coeso. Interpreteremo un corridore lontano dalla scena automobilistica locale, affamato di successo nello Showdown, circolo che richiama automobilisti professionisti – o per l’appunto aspiranti tali – sui sui circuiti. Grazie all’aiuto di Lucas Rivera, gestore dell’officina di zona, riceveremo la nostra prima macchina per addentrarci nelle competizioni della metropoli virtuale pennellata da Ghost Games, indirizzati di volta in volta alla porta di comprimari specializzati nell’una o nell’altra gara che vorremo affrontare.

Le gare, per quanto proposte in questo ambito con un ritmo più blando rispetto all’impronta “caciarona” delle sessioni notturne – di cui parleremo più avanti -, cercano comunque di non scivolare nella noia. Proponendo ai giocatori veicoli estremamente diversificati, e che possono essere disposti nelle categorie Strada, Fuoristrada, Corsa e Derapata. Naturalmente, come la tradizione della saga impone, ogni macchina può essere modificata così da adattarsi ai requisiti richiesti nelle varie corse. Non solo, le corse diurne sono l’unico modo utile per guadagnare Bank, il denaro nell’universo dell’ultimo NFS. E di fatto rappresentano il motivo più valido per affrontare questa modalità di gioco, lasciandovi la possibilità di acquistare le 127 auto disponibili e i pezzi per le relative modifiche. Ogni macchina, poi, quasi ci trovassimo in un RPG, ha un suo valore numerico che ne condiziona le prestazioni e la rarità, da incrementare sbloccandone le “abilità” grazie alle già citate modifiche. Di conseguenza, darsi al grinding diventa fondamentale, così da accumulare esperienza e punti da investire nel nostro bolide.

Mani al volante, sia in singolo che in multipayer online – attivo sia di notte che di giorno -, il gameplay di Need For Speed Heat non ha alcuna pretesa di ancorarsi alla vita reale, sfrecciando con fare arcade e basandosi su meccaniche facili da apprendere e accessibili a ogni tipo di utente. L’obiettivo è quello di mettere in scena delle corse tanto spettacolari da vedere quanto divertenti da giocare, senza stare troppo a preoccuparsi di fisica e realismo sfrenato. Molto più complesso, e vero punto di forza dell’ultimo videogioco di corse di EA, è invece l’editor per la personalizzazione dei veicoli virtuali, mai così ricco nella serie. Potremo personalizzare ogni aspetto delle nostre auto preferite, e con dovizia di particolari – dalle pastiglie dei freni al rombo del motore -, sia dal punto di vista squisitamente estetico che da quello delle performance su strada. Personalizzazione concessa per altro anche al nostro avatar nel gioco.

Notti di neon e motori

Come vi anticipavo, la seconda anima di Need For Speed Heat si nasconde nelle sessioni di gioco in notturna. Quelle che, sotto la luce accesa dei neon, riescono più delle altre ad infiammare lo spirito competitivo di ogni driver su console e PC. Quando nel cielo brilla a luna, Heat dà finalmente il meglio di sé, con corse che non hanno paura di scardinare ogni regola imposta dalla competitività, e con la polizia pronta a braccarci con tenacia e ferocia. Anche la storia tende a farsi più avvincente al calar delle tenebre, grazie all’introduzione del personaggio di Ana e di una decisa lotta alla corruzione che dilaga nel dipartimento di polizia di Palm City.

Durante la notte, le competizioni della nuova declinazione di Need For Speed vengono regolate dalle Crew, vere e proprie gang che possono essere create anche online con i propri amici. E che sono costantemente a caccia di Punti Fama per salire di rango e scalare le classifiche, guadagnando il rispetto dell’ambiente corsistico di Heat. Per farlo, dovremo scaldare motori e animi in gare all’ultimo drift, dovendo allo stesso tempo sfuggire alla legge, in sequenze che sapranno di certo strapparvi ben più di un brivido. E, purtroppo, mettendo in evidenza quanto la componente diurna sfoggi decisamente meno mordente.

Conclusioni

Come piloti affamati in quel di Palm City, Need For Speed Heat ci mete alla guida di centinaia di bolidi personalizzabili in una struttura duale. Mantenendo lo stesso gameplay spiccatamente arcade delle sue precedenti incarnazioni, l’ultima declinazione della celebre saga di racing game ci trascina tra gare legali diurne e intense competizioni tra neon e inseguimenti con la polizia in quelle al chiarore lunare. La dualità del titolo è sia un punto di forza che una sconfitta: tanto divertono le scorribande in notturna, quanto appaiono un mero “male necessario” ai fini dell’avanzamento quelle di giorno. In ogni caso, gli sforzi di Ghost Games e Electronic Arts restituiscono un gioco di corse spensierato e divertente, arricchito da una narrazione semplice ma non banale.

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Pro

– Buon sistema di progressione tra gare notturne e diurne
– Modello di guida arcade adatto a ogni tipo di giocatore
– Storia semplice, ma coinvolgente

Contro

– Qualche incertezza a livello tecnico
– Le sessioni di notte sono molto più divertenti di quelle di giorno

VOTO FINALE: 7,5/10