Una mostra dedicata a Red Ronnie: le mie foto alla Fiera di Arte Contemporanea a Forlì

Faccio il fotografo da sempre ma adesso per la prima volta lo sanno tutti


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Per la prima volta ho visto le mie foto in mostra, con dedicato uno spazio molto ampio e tante persone che le ammiravano. Quando sono entrato alla Fiera di Arte contemporanea a Forlì, nello stand Glance Art Studio, ero molto curioso di vedere che effetto mi facesse trovare foto, che avevo scattato tanti anni fa e dimenticato in contenitori di diapositive, stampate e incorniciate.

Bello.

Io ho iniziato come fotografo. Avevo una Minolta SRT 101 e, con costanti risparmi, ero riuscito anche a comprare un grandangolo 16mm Rokkor. Le mie foto piacevano un sacco. Per mia sfortuna vinsi i primi due concorsi di fotografia a cui partecipai. Perché per sfortuna?!? Quando sei un ragazzo e diventi immediatamente numero 1 appena ti cimenti con altri, ti annoi e dai per scontato che sei il migliore. Così smisi di fare concorsi. Stampavo le mie foto in bianco e nero cercando effetti, solarizzazioni. Facevo esperimenti, senza più condividerli con gli altri. Poi il fare foto mi divenne comodo per la mia passione di giornalista. Mi ritrovai a collaborare con Popster prima e Rockstar dopo, le due più belle riviste in Europa per grafica, qualità della carta e stampa. Così andavo in giro, soprattutto a Londra, facevo interviste r foto e mandavo alla redazione il prodotto finito. A loro faceva comodo perché le foto erano molto belle. Il primo articolo che mi pubblicarono fu sui Devo, che fotografai a Bristol. Ricordo che il direttore diceva: “Aho, mi mandi servizi su gente sconosciuta. Chi sono questi Devo o i Clash che mi hai appena spedito?”

Poi, quando iniziai a fare TV, pubblicavo le foto sulla rivista “Be Bop a Lula”, che feci con Bonvi. Purtroppo questo mandare foto per stamparle sulle riviste ha fatto sì che parecchie siano andate perse o alcune si siano rovinate.

Le domande più frequenti che mi hanno, a parte “Ce l’hai ancora la chitarra di Jimi Hendrix?”, sono da sempre, nell’ordine:

1 – Come posso venire a suonare da te?”

2 – “Quando si potranno vedere i programmi e le interviste che hai fatto?

3 – “Perché non scrivi un libro?”

4 – “Quando fai una mostra delle tue foto?”

Alla prima domanda sto cercando di creare altri spazi oltre al Barone Rosso, ma senza sponsor è impossibile.

Alla seconda ho già risposto con i fatti, dando l’opportunità di aprire il canale in abbonamento www.redronnie.tv che ogni giorno si arricchisce di ore e ore di preziosi video.

Sul fatto di fare un libro dove mi racconto… in questo momento non ho tempo, nonostante le offerte di varie case editrici.

E le foto? Ho sempre ignorato gli stimoli ad occuparmene, che venivano anche dal mio amico Oderso Rubini. Poi Marco Lodola mi ha presentato Cristiano Ragni di Glance Art Studio, che pazientemente cerca di dare un po’ di ordine al caos creativo di Lodola. Ho conosciuto anche Salvatore, il suo socio, e Matteo, il figlio. Io non scelgo mai aziende o accordi economici, ma persone. E loro mi sono piaciute da subito. Mi hanno detto che le mie foto sono bellissime e che, se accettavo, per la prima volta Glance Art Studio avrebbe incluso un fotografo tra i suoi artisti, che vanno da Nespolo a Lodola.  Così, in modo quasi naturale, ho detto sì. Ho scelto al volo un pugno di diapositive. Il mio amico Paolo Terzi si è occupato della digitalizzazione e pulizia nel computer dalla polvere. Poi, una sera, nello studio del Barone Rosso le ho firmate e numerate tutte, tirature 3 esemplari ciascuna, fino a vederle apprezzatissime alle pareti di una esposizione di arte.

Ho fatto una diretta Facebook, poi ho preferito raccontarle con la telecamera professionale.

Mentre ero in Fiera, mi è venuto a trovare Tommaso Venturelli, un bravissimo artista che ho conosciuto grazie al contest Fiat Music e che ho fatto esibire anche prima del concerto di Jovanotti al Forum di Assago il 3 luglio 2018. Mi ha detto che le mie foto sono bellissime. Così ho acceso la telecamera e con lui le ho esaminate una per una. Ero curioso di vedere se conoscesse i personaggi fotografati e le sue impressioni. Tommaso è nato dopo che io scattassi la foto più recente esposta. Ecco il video con Tommaso

Tra le foto esposte, ce n’erano 3 di Vasco Rossi. Una live con Massimo Riva, una con la mamma a casa sua e una del 1983 storica davanti al Roxy Bar. Vasco ha pubblicato i video dove le racconto sulle sue storie IG, sul suo sito e su Instagram come video.

Sinceramente, davvero, non pensavo di avere così tanti riscontri condividendo le foto che feci tanti anni fa. C’è chi chiede di acquistarne (e per questo bisogna contattare glanceartstudio@gmail.com perché io non mi occupo di nulla) e tanti che fanno pressione per avere un libro. Per questo mi sono impegnato a ritagliarmi un po’ di tempo per cominciare a guardare le migliaia di diapositive e foto in bianco e nero che ho.

Faccio il fotografo da sempre ma adesso per la prima volta lo sanno tutti.

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