Nuove strategie con l’operatore Spusu in Italia e rete Wind Tre troppo satura?

Le ultimissime sul nuovo vettore e le prospettive per il futuro nel mercato mobile

Spusu

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Si ritorna a parlare dell’operatore Spusu, quasi a conclusione di questa estate. Proprio in questi gioni, il Ministero per lo Sviluppo economico ha rassegnato un codice MNC all’austriaca Mass Response: si tratta dell’azienda che cura appunto il vettore mobile che dovrebbe giungere anche in Italia. entro il 2020.

Proprio il MiSE ha provveduto a modificare il Registro delle Risorse di numerazione in questo settembre, assegnando un nuovo MNC all’azienda austriaca. Dunque il prossimo vettore avrà come Mobile Network Code il 56, mentre Il seriale ICCD delle SIM partirà con le seguenti cifre: 893956.

La nuova mossa segue quella data in giugno in cui, sempre la società Mass Response Service Gmbh è stata inserita nell’Elenco Pubblico degli Operatori di Comunicazione dell’AGCOM. Non ci sono affatto dubbi dunque sulla discesa in campo dell’operatore mobile che dovrebbe comunque essere un Full MVNO dunque un virtuale.

Per quanto non ancora confermato ufficialmente, è molto probabile che il nuovo operatore Spusu si appoggerà, per la sua rete sulle infrastrutture, di Wind Tre. Una conferma della partnership in tal senso potrebbe giungere solo fra un po’ di tempo ma, in caso di conferme, ci sarebbe qualche riflessione da fare. Sull’operatore unico, come risaputo, già si appoggia Iliad, in attesa dello sviluppo completo della sua rete proprietaria che difficilmente si concluderà entro il 2020. Non ci saranno dunque troppi vettori a beneficiare delle stesse tecnologie per un servizio complessivo meno qualitativo del previsto? Difficile dirlo ora ma i dubbi sono legittimi.

Spusu riuscirà poi (dalla sua parte) a stravolgere di nuovo il mercato mobile come ha fatto Iliad nel 2018? L’impatto del vettore austriaco, per forza di cose, sarà minore ma alla già alta concorrenza di offerte se ne aggiungerà di certo dell’altra. Si sera che tutto sia naturalmente a favore dei clienti in termini di risparmio ma pure per bontà dei servizi.