Diffuso illegalmente il nuovo singolo di Renato Zero, perché la passione non può giustificare la pirateria

Il nuovo singolo di Renato Zero in rete prima del rilascio, ancora un caso di ingiustificata pirateria che uccide la musica


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Il nuovo singolo di Renato Zero è stato diffuso illegalmente. Quale sarebbe la novità? Non esiste una novità. Da anni, molti o addirittura troppi artisti si stanno ritrovando a dover fare i conti con una totale mancanza di rispetto, messa in atto dai molti che hanno la presunzione di definirsi dei fan.

E se da un lato sembra ormai utopistico pensare anche solo di arginare il fenomeno, dall’altro ci troviamo di fronte a un’ondata di ipocrisia tra coloro che la musica dovrebbero proteggerla – in quanto fan – e che invece fanno a gara per sentirsi i primi della lista, quelli del ma io l’ho già sentita, quelli che non possono aspettare una manciata d’ore per ottenere qualcosa che comunque spetterebbe loro in maniera legale.

E se in Italia è assai diffusa la cattiva abitudine di non chiamare le cose con il proprio nome, siamo qui proprio per ricordarvelo. La pirateria è un reato. Un reato penale, che comporta sanzioni amministrative e reclusione nei casi più gravi.

Un reato che uccide la musica, il lavoro, le ore trascorse alla realizzazione di un prodotto che NON POTETE AVERE fino a quando non ne sia consentita la diffusione legale. Curiosità e passione non giustificano infrazione della legge e del buon senso, perché molto spesso di questo si tratta.

E sì, siete in torto anche se l’avete ricevuta ma non l’avete ascoltata, l’avete accettata e siete complici di un reato commesso da qualche miserabile con chiari deliri di onnipotenza. Si condanna il primo, si condanna chi non ha mandato a quel paese il primo e si rifiutano qualcosa che fino al giusto ordine NON CI SPETTA.

Per Renato Zero, come per tanti altri artisti, la storia si ripete. Fu interessato dal leak anche l’album Alt, diffuso preventivamente alla data d’uscita. La notizia fu intercettata anche dall’artista, che chiese ai colpevoli di non presentarsi ai suoi concerti in quanto non ritenuti fan.

E se davvero ascoltate i singoli diffusi illegalmente per passione, della passione non avete capito niente.