Simon Le Bon visita la mostra dell’indimenticabile Ayrton Senna

Il leader dei Duran Duran è con me alla mostra su Ayrton Senna a Imola. Uno splendido omaggio al grande pilota brasiliano che è rimasto nel cuore di tutti, appassionati e non


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Quando ho saputo che Simon Le Bon stava partecipando alla competizione per auto d’epoca Modena Cento Ore e che avrebbe fatto tappa a Imola, ho deciso di fare una sorpresa al mio amico cantante dei Duran Duran. Sono arrivato presto all’Autodromo di Imola, da dove mancavo da tantissimi anni. All’ ingresso ho scoperto che c’era una mostra dedicata ad Ayrton Senna. Così ho acceso la telecamera e improvvisato un reportage, mentre Marisa Soggiu mi raccontava quello che ho scoperto essere uno splendido omaggio al pilota brasiliano che, più di ogni altro, è rimasto nel cuore delle persone.

Io c’ero a Imola quel maledetto 1° maggio 1994 quando Senna volò letteralmente nell’ altra dimensione. Ero anche nella pit lane e mi sono reso conto che non era il solito Ayrton, concentrato prima della partenza, quasi assente. No, ansimava, al punto che volevo appoggiargli una mano sulla spalla, ma c’era come un muro tra le due ruote della sua Williams che mi impediva di avvicinarmi. Aveva la pole position ed era partito in testa, ma la rottura del piantone dello sterzo lo aveva mandato a sbattere in piena velocità contro il muro del Tamburello. Don McLean, nella sua canzone “American Pie”, cantò “The day the music died (Il giorno in cui la musica morì)”, riferendosi al 3 febbraio 1959 quando, a Clear Lake nello Iowa, in un incidente aereo perirono Buddy Holly, Richie Valens e The Big Bopper.“The day the F1 died (Il giorno in cui la Formula 1 morì)è stato quel weekend di Imola. Anche perché il giorno prima, in un altro incidente durante le prove, era scomparso il pilota austriaco Roland Ratzemberger. Ayrton ne rimase molto scosso, al punto che, quando esaminarono i resti della sua vettura, trovarono nell’abitacolo la bandiera austriaca che Senna avrebbe voluto sventolare in caso di vittoria. Quando Simon Le Bon è arrivato nei box dell’autodromo di Imola, a bordo della Jaguar XK 120 in compagnia del suo amico Francois Pourcher, dopo essere stati insieme sugli spalti in tribuna, mentre alcune auto facevano una gara, gli ho proposto di visitare la mostra di Senna.

Lui non aveva tempo, perché stava per iniziare la sua gara, ma l’ho rassicurato: “Bastano 10 minuti, ma devi vederla”. L’ho convinto e ho documentato col video Marisa Soggiu che, purtroppo velocemente, gliela raccontava. Alla fine Simon ha fatto foto col personale e firmato il pannello dei visitatori importanti. Mentre ci siamo incamminati verso la sua auto, mi ha ringraziato per averlo quasi costretto a visitare la mostra e ad entrare in un mondo che ha risvegliato in lui forti emozioni. Mi ha detto che lui ricordava benissimo quel 1° maggio. Stava vedendo la gara alla TV a Parigi e si era reso immediatamente conto che Ayrton non ce l’avrebbe fatta a rimanere in questa dimensione.

La mostra Ayrton Magico sarà visitabile fino al 30 novembre.

Il sito per le informazioni è: https://www.ayrtonmagico.it