Beats, quando la musica diventa riscatto

Disponibile su Netflix, Beats è un film drammatico che racconta l’incontro tra una giovane promessa della musica e un produttore fallito in cerca di riscatto

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LA TRAMA

August è un genio con le cuffie preso solo dall’amore per la musica. Dopo la morte della sorellina, avvenuta a Chicago durante una scorribanda di quartiere, viene segregato in casa da sua madre che non vuol perdere un altro figlio. E’ in quella stanza che compone i suoi beats, quando la musica diventa riscatto.

Il ragazzo non si è mai davvero ripreso dopo la perdita, comincia a soffrire di ansia ed agorafobia. Interrompe allora gli studi scolastici e si rinchiude nella sua stanza trovando nella musica la sua unica via di fuga.

La vita di August si intreccia con quella di Romeo Rice, un ex produttore discografico ormai in disgrazia che pur di mantenersi economicamente e di riconquistare la sua ex moglie accetta il lavoro come guardia giurata dell’istituito scolastico dove la donna lavora.

Per contrastare la dispersione scolastica del quartiere, l’abbandono della scuola da parte dei ragazzi, a Romeo viene chiesto di tentare casa per casa il recupero di alcuni minori; è così che l’ex produttore si imbatte nel genio della musica e decide di puntare tutto su di lui.

Tra entusiasmi ed incomprensioni, August e Romeo si troveranno legati l’uno all’altro da un rapporto profondo che porterà i due ad un reciproco riscatto finale: ad unirli è la voglia di combattere contro i fantasmi del passato e la passione smodata per la musica.

IL CAST

Il film con la regia di Chris Robinson, vede Anthony Anderson che solitamente troviamo in ruoli decisamente più spensierati, nei panni del produttore Romeo; Khalil Everage al suo convincente debutto cinematografico nel ruolo di August e la splendida Emayatzy Corinealdi che interpreta la moglie di Arnold.

COSA ASPETTARSI DAL FILM

Beats è un film di formazione ambientato nel South Side di Chicago dove le guerriglia urbane, la violenza tra bande avversarie e le morti giovanili sono purtroppo all’ordine del giorno. I temi della violenza e della fragilità adolescenziale sono al centro di tutta la storia.

Per fortuna ci sono i beats, quando la musica diventa riscatto. E’ grazie a questi che rialzarsi è possibile e la via di fuga diventa praticabile, ma il talento da solo non basta, non è sufficiente aver creato il beat del secolo, occorre altro. C’è bisogno della guida di qualcuno che conosca il settore ed indichi le scelte giuste da fare, le strade da praticare e quelle da evitare. E’ necessario esporsi, mettersi in gioco col rischio di sbagliare, ma prima di tutto è necessario trovare il coraggio di uscire fuori dalla propria stanza e dal proprio dolore.

Attraverso una regia fluida e strutturata, tra ambientazioni rap, tematiche avvincenti e dinamiche relazionali ben sviluppate, i vari filoni si intrecciano in maniera piacevole e  convincente. La scena finale è quella di August che torna tra i corridoi della scuola: la musica fa sempre il proprio dovere.