What If su Netflix è la storia di una proposta indecente, quella di riuscire a guardare una serie assurda e scadente (recensione)

Possibile che Netflix abbia investito in un progetto così trash? O si tratta forse di una serie volutamente brutta? Il dubbio resta.

What/If su Netflix dal 24 maggio

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Chissà se Renée Zellweger lo immaginava così, il suo ritorno sul piccolo schermo. D’altronde avrà letto il copione prima di accettare il ruolo di Anne Montgomery, la misteriosa benefattrice protagonista di What/If, in streaming su Netflix.

La storia è proprio quella di Anne, una miliardaria misteriosa che offre un prestito a una coppia di sposini – Sean e Lisa – in cambio di qualcosa di apparentemente innocuo, ma che in realtà rivoluzionerà le loro vite.

Una premessa così lineare, però, è tutto il contrario di ciò che What/If trasmette sullo schermo, a partire da dialoghi stucchevoli e sviluppi narrativi incomprensibili. Dall’assurdo mix di questi elementi in salsa soap non possono che derivare storyline melense, pseudoerotiche o più semplicemente assurde. Per non parlare dello svolgersi confusionario degli eventi, che balza dal presente all’anno successivo ai tre giorni antecedenti e così via.

In questo festival del trash che è What/If, l’assurdità del ruolo – e di conseguenza dell’interpretazione – di Renée Zellweger è quasi ammirevole. Il suo personaggio è quello di una manipolatrice pericolosa e indecifrabile, colta in un perenne mezzo sorriso eppure animata da modi teatrali. Uno spettacolo spiazzante, capace allo stesso tempo di scatenare una curiosità morbosa se rapportato all’intollerabile piattume degli altri personaggi.

La prima reazione porta quindi a pensare che What/If sia stato un enorme errore di valutazione da parte di Netflix. Com’è possibile che negli anni siano state cancellate serie come Sense8 o Giorno per giorno per poi veder arrivare sulla piattaforma titoli del genere?

Eppure c’è chi sostiene che What/If sia in realtà un gran colpo di genio, una sorta di celebrazione autoironica del trash, una serie volutamente brutta. Perché altrimenti sarebbe impossibile spiegarsi come un’azienda possa decidere di investire soldi veri in un progetto del genere. E pure che un’attrice premio Oscar come Zellweger accetti di farne parte, considerato che colleghe come Nicole Kidman, Reese Witherspoon e Meryl Streep sono invece impegnate in una produzione di alto livello come Big Little Lies.

Insomma, le cose sono due: o Netflix ha commesso un errore – un grosso errore – o la crew di What/If in questo momento sta festeggiando per essere riuscita a prenderci per il naso. Magari è proprio così, e l’obiettivo è quello di regalarci una serie trash da guardare senza impegno, al contrario di tanti altri titoli che richiedono i massimi livelli di attenzione e coinvolgimento.

Noi ci arrendiamo. Chiunque voglia provare a risolvere l’enigma può iniziare riguardando il trailer di What/If, disponibile in streaming su Netflix.