Recensione Lucifer 4 su Netflix, il Diavolo di Tom Ellis è più sexy e dark per una stagione infernale

Noi di OM abbiamo visto i primi 6 episodi di Lucifer 4 su Netflix, che arriverà l'8 maggio: ecco la recensione (spoiler free) in anteprima.


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Lucifer 4 su Netflix è sicuramente una delle serie più attese dell’anno. Dopo essere stata cancellata prematuramente da FOX, lo show tratto dai fumetti Vertigo ha trovato una nuova casa grazie alla protesta dei fan che sono riusciti a salvarlo. L’attesa per la quarta stagione, che giunge quasi a un anno dall’infausto cliffhanger del terzo capitolo, è perciò alle stelle. Noi di OM abbiamo visto i primi sei episodi di Lucifer 4, in arrivo su Netflix l’8 maggio. Ecco la nostra recensione spoiler free.

La quarta stagione non presenta cambiamenti sostanziali che modificano il tono della serie; Lucifer 4 è sempre lo stesso show, costellato da umorismo e action, ma il ritmo è serrato. L’arrivo su una piattaforma di streaming ha costretto gli showrunners a diluire la storia e a compiere delle scelte narrative. La trama è serializzata, ogni episodio ha il classico caso della settimana, ma allo stesso tempo si seguono diverse trame orizzontali.

Le tematiche di Lucifer 4 sono senza dubbio l’identità – argomento già perpetrato nella precedente stagione – e il dualismo sotto ogni forma (l’eterna questione Bene/Male, ma anche fare la cosa giusta/sbagliata). Il rapporto tra Lucifer e Chloe è la chiave di lettura per capire queste tematiche e il modo in cui vengono affrontate. Tra i due ci sono questioni irrisolte; dopo aver visto il suo volto diabolico e aver appreso che l’uomo che ama è difatti il Diavolo, la detective entra in una profonda crisi e inizia a dubitare del Lucifer che lei conosce. La sua strada si incrocia con un personaggio (non vi diremo chi per ovvi motivi di spoiler) da cui spera di poter trovare delle risposte. Diremo solo che quando la ragione viene a mancare, subentra la fede.

Dal canto suo, il nostro protagonista, reagisce nel solo modo possibile. Inizialmente crede che Chloe viva nella negazione; in seguito cercherà un approccio – e qui vedremo il Diavolo comportarsi come un adolescente impacciato vicino alla ragazza che ama in molte situazioni davvero esilaranti.

Ne derivano verità nascoste, sentimenti repressi e questioni di fiducia: in questo contesto, Eve si insinua tra loro – usando una citazione biblica – come un serpente. La prima peccatrice giunge proprio nel momento sbagliato (o quello giusto, dipende dai punti di vista). Deluso e reso insicuro – anche più umano – da Chloe, Lucifer si interroga sulla sua vera natura, realizzando che non può cambiarla. Desideroso di essere accettato a causa di questioni irrisolte con la figura paterna, Eve gioca un ruolo fondamentale: oltre a rendere le cose più piccanti, è ossessionata da Lucifer. Tuttavia, il rapporto tra il Diavolo e la peccatrice è corrosivo e dettato dal libero arbitrio. Di certo la presenza di Inbar Lavi è apprezzabile: la sua Eve è frivola ma conscia del suo potere femminile. Chapeau per Graham McTavish, il prete/esorcista, portatore di una misteriosa profezia, che gioca un ruolo da burattinaio.

Lucifer 4 è una stagione più corale; gli altri personaggi agiscono in funzione dei protagonisti. Ella, da sempre una sostenitrice di Lucifer e Chloe, resta il collante della serie; il rapporto tra Linda e Amenadiel viene esplorato maggiormente; Maze chiarisce le piccole incomprensioni con Trixie (come l’attrice stessa aveva anticipato). Dan, infine, cerca di superare il lutto per la morte di Charlotte chiedendo aiuto a una persona inaspettata.

Lucifer 4 è una delle stagioni finora meglio realizzate. Tolti gli episodi filler, la trama è più concentrata e ogni personaggio trova il giusto spazio. Più dark e sexy – confermati i nudi parziali di Tom Ellis e Aimee Garcia – la quarta stagione garantisce l’effetto desiderato: un diabolico binge watching.