Perché Morgan ha accettato di fare The Voice dopo aver criticato i talent? Me lo spiega qui

Ho sentito Morgan al telefono e abbiamo parlato delle motivazioni di questa sua partecipazione inaspettata al talent di Raidue. Ascoltatela con me.


INTERAZIONI: 1242

Red Box | Perché Morgan ha accettato di fare The VOICE dopo aver criticato i talent?

Stasera debutta su Rai2 The VOICE e Morgan è uno dei quattro giudici. Ma perché ha accettato?

Morgan detiene il record mondiale per vittorie di suoi artisti in un talent, X Factor. Ha infatti portato al successo ben 5 artisti della sua squadra: Aram Quartet (da cui è uscito Antonio Maggio), Matteo Becucci, Marco Mengoni, Chiara Galiazzo e Michele Bravi. Poi c’è stata l’emarginazione dai programmi televisivi a causa di una sua dichiarazione sulla droga e l’esperienza disastrosa ad Amici, programma che Morgan ha criticato pesantemente, smarcandosi anche dalla deriva presa dai talent.

Ma perché Morgan, nonostante abbia criticato i talent torna a farne uno? A questa domanda lui mi ha risposto in maniera disarmante e totalmente sincera:

Il motivo è sia artistico, legato al fatto culturale, che alle necessità contingenti del diritto al lavoro, cioè: io ho bisogno di lavorare. Se unisci lo sputtanamento che mi ha assalito da alcuni anni a questa parte a quello che le madri delle mie figlie continuano a fare su di me, io ho una pessima reputazione e questo non giova alla mia professione. Infatti mi sono trovato senza lavoro, nonostante abbia dimostrato di avere delle qualità e di essere una persona che si impegna, ma questo a molti non importa e dicono “Morgan? No No No” e preferiscono far lavorare qualcun altro.

Ora mi hanno dato quest’occasione, perché rifiutarla? Ma te lo dico proprio dal punto di vista di essere assunto da qualcuno che mi dà uno stipendio per fare quello che sono capace di fare. Tutti hanno diritto a questo. Te lo dico terra terra: ho un sacco di tasse arretrate da pagare che non ho causato io, ma mi hanno fregato, come capita spesso a chi non pensa tanto ai soldi. Mi sono trovato in una situazione che in qualche modo devo risolvere. Poi queste madri dei miei figli continuano a dire: “Vogliamo i soldi, vogliamo i soldi”. Da qualche parte dovrò pur tirarli fuori questi soldi e più che dire “Voglio lavorare” non posso fare, visto che non considero l’idea di rubarli o di crearli da zero come un falsario. Ecco, mi offrono un lavoro, sarei un coglione se non accettassi, anche perché si apre la possibilità di farlo in maniera bella, dignitosa e qui arrivo sul secondo tema, che è quello della ragione culturale. Oltre che musicista, sono appassionato della musica e difendo l’arte. Se mi dai la possibilità di parlare della mia passione, che è la musica, lo faccio con entusiasmo e impegno. Poi questo me lo dà la RAI, che è servizio pubblico, credo sia giusto accettarlo e farlo bene, anche con divertimento, ironia, ma pure con profondità e amore per la qualità. Oggi l’universo musicale è andato in una direzione che non è la mia. Io darò il mio contributo per portare anche il mio mondo musicale, che oggi sembra più istituzionale. Cioè: la parte dei rivoluzionari la fanno quelli che in realtà non rivoluzionano un bel niente, perché lo fanno per moda. Io, che sono veramente un rivoluzionario, passo per l’antiquato e il vecchione. Ma ci sta anche questo, perché è la storia che va così. Comunque facciamo musica in RAI in prima serata, detto poi in poche parole. E che sia musica, non sempre stronzate legate a interessi monetari. La RAI deve avere l’obiettivo del servizio pubblico e di divulgazione della cultura. Se io posso prestarmi per fare questo sono molto contento. Se mi chiede di fare una cosa per finalità mercantili non ci sto, nonostante abbia grande bisogno di lavorare.

Degli altri coach ho chiesto a Marco solo di uno:

Gigi D’Alessio è fantastico. Non lo conoscevo bene. Una persona d’oro e sono contento di lavorare con lui perché sia umanamente che professionalmente è una grande risorsa. Mi sto trovando molto bene.

La situazione finanziariamente precaria di Morgan è stata amplificata dal servizio che Striscia la Notizia a fatto a casa sua… Anzi, in quella che era casa sua, visto che è stata venduta all’asta e il 30 aprile lui rischia di essere buttato per strada. Morgan giorni prima mi aveva mandato un messaggio su Whatsapp con uno sfogo che ha condiviso con alcuni amici. Ne pubblico solo una parte. Da notare come nello scriverlo sia stato un fiume in piena e non ci sia punteggiatura o interruzione di pensieri:

Ma non frega un cazzo a nessuno che mia figlia sia cresciuta nell’agio con scuole private e vestiti firmati non le sia mai mancato nulla e che io non abbia potuto pagare alcune rate perché mi hanno fottuto i soldi e non perché io non volevo pagare, e che però io tra due settimane venga sbattuto fuori dall’unica casa che ho dove ci sono poesie alle pareti e dove i mobili li ho costruiti io con le mie mani a forma di teatro dei burattini con cui ho fatto divertire bambini figli e amici e figli di amici, e che io abbia fatto tutta la mia musica e ci siano tantissimi strumenti e microfoni e dove le tende sono a forma di sipario e le colonne  di piccoli specchi collezionati nel tempo della mia vita e che chiunque entri qui dentro dica “è veramente la tua casa, è una casa così romantica, così artistica

vi sembra normale che… sia andata in vendita all’asta, qualche speculatore di turno entri a forza in un luogo che ha magia e arte e si metta a smantellare tutto dando una bella imbiancatura facendo piazza pulita di me della mia anima e del mio lavoro, che per la prima volta chiamerò come mi son sempre rifiutato per umiltà di fare , e cioè della mia OPERA? perchè questa casa è un’opera d’arte e chi ci vive è un artista, è un musicista contemporaneo che sta per essere umiliato e piegato… Questo non può essere accettato da cittadini intelligenti ed evoluti, da ragazzi uomini e donne che non vivano solo per arraffare ma che abbiano ancora un briciolo di bellezza nel cuore. A tutti quelli che sentono con me il dolore e la gravità della barbarie che sta per andare in scena, dove la legge dello stato supporta dei comportamenti deviati e danneggia  un essere come me che ha fatto cultura e divulgazione, approfondimento, musica e poesia, e che potrebbe farne ancora molta se non fosse ostacolato, dico questo: io abito in via… a Monza. Venite qui, per voi la casa è aperta, potatevi un sacco a pelo e qualche cambio, occupiamo la mia casa e  trasmettiamo in streaming il tutto. Di spazio ce n’è abbastanza, di musica tantissima, il cibo qualcuno a turno uscirà a comprarlo, sarà un momento di grande civiltà, amicizia e una lezione di vero comportamento sociale, davanti agli occhi di tutti…

Io da casa mia non me ne vado, anzi la apro al mondo che merita di viverci con me.

Preparatevi, il giorno è 30 aprile, venite qualche giorno prima.

Morgan.

Uno sfogo a cui non so se darà un seguito, come ha scritto. Non so neppure dove andrà a vivere Morgan. Sicuramente altrove, e curiosamente ha messo in vendita su Ebay proprio il suo manoscritto di “Altrove”.

www.roxybar.tv