Dentro Black Hole Sun dei Soundgarden, la band twitta la foto del buco nero: “Sembra stranamente familiare”

Chris Cornell scrisse il brano in appena 15 minuti dopo aver visto una serie di film horror


INTERAZIONI: 303

Nelle ultime ore è stato impossibile non pensare a Black Hole Sun dei Soundgarden, alla luce dell’immagine del buco nero condivisa da milioni di utenti sui social network. L’eccezionale foto prodotta dall’Event Horizon Telescope ha scatenato l’immaginario collettivo, con una certa dose di suggestione e un’immancabile ironia esplosa in tutta la rete. Tra gli estimatori del grunge, degli anni ’90 e di tutta la filosofia di Seattle, ovviamente, non potevano mancare gli utenti che hanno subito rispolverato la canzone più famosa della band del compianto Chris Cornell per riproporla sulle proprie bacheche.

Il significato di Black Hole Sun dei Soundgarden non è mai stato svelato interamente, ma a più riprese Chris Cornell aveva dichiarato di aver scritto il testo in appena 15 minuti dopo aver passato un’intera giornata a guardare film horror. Il risultato è ciò che conosciamo: un testo tenebroso, pieno di metafore che sanno angosciare. Cornell aveva dipinto i retroscena come uno stato d’animo molto provato e impaurito, ma anche come un sogno surreale. Il “sole del buco nero” di cui parla il ritornello potrebbe essere inteso come uno stadio spirituale, un momento dell’esistenza in cui tutto si annulla e si frantuma. Il video ufficiale del brano, poi, mostrava persone con effetti deformanti: la madre che prepara il pranzo, la bellona che si gode il sole. Su di esse, però, piombava la catastrofe.

Secondo i critici il video era un attacco contro la middle class statunitense. La canzone, ancora oggi, è un inno generazionale e la sua natura visionaria rende ancora meglio lo stato d’animo di quegli anni. Con le immagini del buco nero comparse ieri su Internet la stessa band ha detto la sua con tre semplici parole: dall’account Twitter, infatti, i Soundgarden hanno condiviso l’immagine spaziale e hanno commentato: «Sembra stranamente familiare». Rispolverare Black Hole Sun dei Soundgarden, in queste ore, è quasi d’obbligo.