Il marchio Pretty Green di Liam Gallagher è salvo ed è stato acquisito dal gigante JD Sports

Nonostante il recupero, nel Regno Unito chiuderanno 11 negozi e 33 rivendite


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Solamente un mese fa le cronache della moda davano il marchio Pretty Green di Liam Gallagher per spacciato. Le dimissioni dell’amministratore delegato Simon Rendell e del direttore finanziario Matthew Emerson, arrivate dopo il fallimento della società di distribuzione House of Fraser che gestiva gli store della linea di abbigliamento dell’ex Oasis. Per ovviare al rischio di crollo dell’azienda la Pretty Green si era rivolta alla società Moorfield Advisory, specializzata in ristrutturazioni finanziarie.

Nelle ultime ore, tuttavia, è arrivato un amaro sospiro di sollievo: il marchio Pretty Green è stato acquisito da JD Sports, colosso britannico nel settore dei capi sportivi. Il dirigente di JD Sports Peter Cowgill ha affermato: «Abbiamo completato con piacere l’acquisizione del prestigioso marchio Pretty Green. Non vediamo l’ora di lavorare con la loro squadra in vista di ulteriori positivi sviluppi». Lo stesso entusiasmo arriva da Simon Thomas della Moorfield Advisory: «Pretty Green è un marchio molto popolare, nei confronti del quale molti hanno manifestato interesse. Siamo fiduciosi che JD Sports sia stata la scelta giusta per il rilancio e per una crescita sul mercato digitale e su tutti gli altri canali».

Tuttavia dobbiamo scomodare il detto secondo il quale non tutto è oro ciò che luccica, in quanto questa acquisizione porterà comunque alla chiusura di 11 negozi e 33 rivendite nel Regno Unito, con la sola eccezione del punto vendita di Manchester che rimane in piedi per questioni di immagine. L’azienda ha dunque trovato un nuovo partner industriale dopo il rischio del dissesto. La Pretty Green di Liam Gallagher prende il suo nome da un brano inciso dagli storici Jam nel 1980 ed è stata fondata nel 2009 proprio dall’ex Oasis insieme al designer Nick Holland per mettere in vendita uno stile di abbigliamento vicino alla moda mod e allo stile casual degli anni ’80, come lo stesso ex Oasis affermava: «Lo faccio perché c’è una carenza di roba che io vorrei indossare»