Un’esclusiva pubblicata su Variety ha svelato il titolo del biopic sui Sex Pistols: Only Anarchists Are Pretty. La rivelazione arriva direttamentre dalla regista Ayesha Plunkett della Starlight Films, che alla redazione di Variety afferma che la prima fonte di ispirazione per la sceneggiatura è da inviduarsi in un libro di Mick O’Shea dal intitolato, appunto, The Early Days: Only Anarchists Are Pretty, pubblicato nel 2004. La regista, inoltre, sostiene che non si tratterà di un biopic bensì di un semplice film tratto da un libro, e infatti la sceneggiatura è stata affidata allo stesso autore del libro.
O’Shea, ascoltato da Variety, ha riferito: «Gli attori non dovranno dire le stesse cose che dissero i Sex Pistols. I dialoghi sono contestualizzati». Il libro che ha ispirato il biopic sui Sex Pistols comincia con l’arrivo di John “Johnny Rotten” Lydon nella band e termina, però, con la storica partecipazione della band allo show televisivo “Today” di Bill Grundy del 1976. La produzione, invece, ha disposto che il film includa anche il momento del viaggio in battello sul Tamigi che la band fece per lanciare il singolo God Save The Queen.
Il biopic sui Sex Pistols, dunque, si focalizza su un periodo storico differente da quello presente nel libro. Lo scrittore e sceneggiatore O’Shea spiega: «Abbiamo scelto di raccontare quei sei mesi in cui la band era considerata un vero e proprio pericolo pubblico». Ancora, l’esclusiva di Variety riporta che nel film vedremo anche la cacciata dei Sex Pistols dalla EMI e il loro ingresso (poi decaduto) nella A&M, ma soprattutto l’arrivo di Sid Vicious e la defezione di Glen Matlock.
I lavori, dunque, continuano nonostante la presa di posizione di Johnny Rotten, che in un tweet della scorsa settimana aveva annunciato che la band non aveva autorizzato le riprese. Le ragioni del rifiuto di Johnny Rotten di prendere parte al biopic sui Sex Pistols, secondo O’Shea, sono da ricercare nel film Sid e Nancy di Alex Cox, che dipinse la band come un gruppo di illetterati buffoni.