La fenomenologia del trash è di casa in Ciao Darwin Terre Desolate: Paolo Bonolis è fuori contesto nell’era del MeToo?

Gli altri hanno perso la testa e il posto per molto meno, a Paolo Bonolis e il suo Ciao Darwin è ancora concesso tutto?


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Quello che doveva accadere è accaduto. Ne sono consapevoli coloro che aspettavano con ansia il ritorno di Ciao Darwin e lo sanno anche tutti coloro che evitano questo programmi, come altri, perché da sempre casa della fenomenologia del trash e del cattivo gusto. Ciao Darwin è quell’amico politicamente scorretto che continua a fare battute, a volte fuori luogo, facendosi leva sugli altri, sul loro aspetto e la loro vita quasi a volerli prendere di mira.

Come sempre in questi casi c’è chi regge il gioco, ride e si diverte e c’è chi, invece, si offende e va via. Sono queste le possibili reazioni del pubblico di Canale 5 davanti a Ciao Darwin, il programma che in questi anni è rimasto sempre uguale e deve rimanere tale se vuole mantenere il suo zoccolo duro di spettatori, quei fan fedeli che, come nella vita reale, ogni giorno si incontrano al bar per ridere e scherzare.

Ma Canale 5 non è una cittadina di provincia del nostro Paese dove gli uomini fanno ancora battute da uomini e gli altri si limitano a ridere. Nell’era del politicamente corretto, dove nessuno si può permettere di dire quello che pensa se non uniformandosi alla massa e a quello che si può o non può dire, davvero le continue immagini di tette e culi o le battute a sfondo sessuale sono permesse nell’era del MeToo?

A Paolo Bonolis sembra proprio di sì e mentre altri hanno perso la testa (e il posto) per molto meno, sembra che il conduttore possa ancora sguazzare oltre i confini del concesso. Il popolo del trash ha applaudito sui social per una serata intera sfornando gif e “registrando” i momenti clou di quella che ormai è una trasmissione cult. Perché Paolo Bonolis è Ciao Darwin ed è fatto così e a lui si permettono anche quelle battute che se pronunciate da un altro conduttore, magari nemmeno con il suo linguaggio forbito, lo farebbero finire alla gogna.

Signori e signore, la saga del trash è iniziata, senza se e senza ma e se alcuni si scandalizzando ancora per quello che Ciao Darwin riesce a regalare, altri non fanno altro che confermare l’affetto sincero a questo programma che lo stesso conduttore, forse consapevole del cambiamento dell’epoca, ha cercato tante volte di insabbiare. Lo ha fatto in passato con la sesta edizione e sembra pronto a farlo con questa ottava. Un futuro di terre desolate può ancora essere scongiurato, Paolo Bonolis ne è certo, e il suo pubblico?