La serie The Order su Netflix è una ciofeca: streghe e lupi mannari, evviva l’originalità

Fin dal primo episodio, la serie The Order su Netflix introduce i soliti cliché tipici del teen drama: un mix di horror, problematiche giovanili e una trama dai buoni spunti ma dal pessimo sviluppo. Ecco perché è meglio non guardarla.


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Giovane matricola di una prestigiosa università entra in una società segreta scoprendo un mondo fatto di magia e mostri: questa è la trama di The Order su Netflix, nuova serie sovrannaturale che fin dal primo episodio introduce i tipici cliché del dramma adolescenziale. Se vogliamo, lo show creato da Dennis Heaton e Shelley Eriksen si presenta come un mix tra The Magicians e Teen Wolf, dove il paranormale si mescola con le problematiche giovanili dei protagonisti.

Tanto per iniziare, il protagonista, Jack Morton, vuole a tutti i costi far parte della congrega di streghe del Belgrave college perché il suo unico scopo è quello di vendicare la morte della madre, avvenuta per mano del padre. Jack e suo nonno credono infatti che l’Ordine sia l’unico responsabile di questa tragedia. Gli spunti di partenza sono molto interessanti, poiché la fantomatica società segreta collegiale, chiamata Ordine Ermetico della Rosa Blu, è un covo di aspiranti streghe e stregoni che governano le regole del college. Per potervi entrare, tutti i neofiti (così chiamati coloro che bramano di farne parte) sono sottoposti a dei riti di iniziazione che hanno a che fare con la natura; tuttavia, appare chiaro che sotto l’Ordine c’è ben altro.

Il problema con The Order su Netflix è la serie stessa: un concentrato di storie che si mescolano tra loro in modo caotico e complesso; se da una parte l’intento è quello di esplorare l’alta società universitaria (quindi la vita dei classici figli di papà), dall’altra mostra (o almeno ci prova) la forza della magia e le sue conseguenze. Dopo aver visto i due episodi, lo spettatore rimane confuso dalla quantità di informazioni che deve assimilare e la sensazione è che la serie abbia esaurito il suo potenziale. Altro capitolo a parte i personaggi, privi di un qualsiasi sviluppo caratteriale; Jack è un protagonista insipido; la bella dell’università, Alyssa Drake viene già presentata come suo interesse amoroso senza un minimo di logica; poi ci sono i classici bulli, proprio per non farci mancare nulla. Gli unici personaggi che si salvano sono Vera Stone (interpretata dall’algida ma poco convincente Katherine Isabelle), a capo dell’Ordine, e il professore Eric Clarke (il Sam Trammell di True Blood), che sembra mostrare un sincero interesse paterno per Jack e in generale per i suoi studenti – e forse potrebbe rivelarsi una figura chiave in futuro.

The Order su Netflix non presenta nessun elemento originale, e la trama sa di già visto. E poi ammettiamolo: siamo nel 2019, è anche ora di smetterla con streghe e lupi mannari.