I Queen aprono la notte degli Oscar e incendiano il Dolby Theatre (video)

In una manciata di minuti la band ha rotto il ghiaccio della notte più attesa del mondo del cinema, inaugurando la cerimonia con We Will Rock You e We Are The Champions


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Il rock è l’eterna rottura degli schemi e l’eterno piacere dei timpani, e quando i Queen aprono la notte degli Oscar abbiamo una prova di quanto sia infinita la lezione che le chitarre elettriche e il rumore danno ogni giorno al mondo intero. Bohemian Rhapsody ha restituito la potenza emozionale di una band che ancora scrive la storia della musica internazionale, e l’interpretazione di Rami Malek ha portato la pellicola di Bryan Singer a 5 nomination per la statuetta più ambita del mondo del cinema: miglior film, miglior attore protagonista, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro e miglior montaggio.

Si parlava di rottura degli schemi proprio perché per questa edizione della cerimonia degli Oscar l’apertura dell’evento non è stata ad un conduttore, bensì alla band orfana di Freddie Mercury che è salita sul palco con Adam Lambert. La star di American Idol ha calcato i palchi con la band dal 2014 al 2018, ma senza John Deacon: lo storico bassista dei Queen non suona con la sua band da 30 anni, mentre Brian May e Roger Taylor continuano a esibirsi. Lo stesso Lambert aveva annunciato con entusiasmo la partecipazione alla notte degli Oscar con un tweet: «We will rock the Oscars».

Se i Queen aprono la notte degli Oscar esiste ancora un certo potere del rock, un’energia capace di scuotere folle ed elettrizzare anche gli spiriti più algidi, e il loro ingresso in apertura della cerimonia, infatti, ha letteralmente scosso l’intero teatro. Adam Lambert avanza deciso lungo il palco marciando su We will rock you, e quel “noi vi scuoteremo” acquisisce un senso ancora più forte, con il Dolby Theatre letteralmente infuocato sulle note di una delle hit più celebrative dei Queen. Il pubblico, gli attori presenti e gli ospiti battono le mani a tempo e troviamo anche un Christian Bale compiaciuto per il rock sparato ad altissimi volumi sulla folla, e non può mancare l’inquadratura su Rami Malek, interprete di Freddie Mercury nel biopic di Bryan Singer che durante la notte è stato premiato con l’Oscar come migliore attore.

Bohemian Rhapsody ha portato a casa altre tre statuette: miglior sonoro, miglior montaggio e miglior montaggio sonoro. La performance dei Queen continua con We are the champions ed è di nuovo euforia: Brian May e Roger Taylor sono in ottima forma, e al termine dell’esibizione l’effige di Freddie Mercury compare alle spalle della band, per far capire che la presenza del frontman scomparso è una costante sia nello spirito del gruppo che nell’intero e colorato mondo della musica. Non si nasconde una certa delusione per una performance così breve: i Queen aprono la notte degli Oscar con due brani soltanto e Adam Lambert chiude l’esibizione con un grido entusiasta: «Welcome to the Oscars».

Dal momento che i Queen aprono la notte degli Oscar si rompe quel ghiaccio che avrebbe inchiodato una certa sobrietà con la presenza di un monologo iniziale di un conduttore, ma quest’anno le parole sono state affidate alla musica, più eloquente che mai.