I REM contro Donald Trump sull’utilizzo di Everybody Hurts nel filmato del discorso State of Union

Per la seconda volta Michael Stipe e soci attaccano il tycoon. La prima volta avvenne durante la campagna elettorale: "Non usate la nostra musica per la vostra farsa"


INTERAZIONI: 295

Con fermezza e determinazione la band di Michael Stipe ha preso posizione contro il Presidente degli Stati Uniti: ciò che pone i REM contro Donald Trump è la scelta del sostenitore Carpe Donktum di montare il brano Everybody Hurts sul filmato del discorso State of Union che Trump ha tenuto al Congresso la scorsa settimana. La canzone, una bellissima ballad del 1992, è stata usata in modo ironico per evidenziare le espressioni tristi e provate dei democratici presenti al Congresso.

Il video postato da Carpe Donktum è stato addirittura ritwittato dal tycoon, e a quel punto è intervenuto il bassista Mike Mills affermando che per impedire l’utilizzo dei brani dei REM nella propaganda di Donald Trump sono in atto dei provvedimenti. Donktum, in ogni caso, ha rimosso il contenuto, che è sparito anche dalla bacheca del Presidente degli Stati Uniti. Il video è tuttavia presente su YouTube, caricato dal canale jamison870.

Sul profilo Twitter ufficiale di Trump è poi comparso il video ripulito dal brano dei REM e con una nuova canzone come sottofondo: si tratta di I’m Proud To Be An American di Lee Greenwood, ripubblicata il 16 febbraio. Non è la prima volta in cui troviamo i REM contro Donald Trump: durante la campagna elettorale lo staff del tycoon faceva spesso ricorso al brano It’s The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine), e la band aveva mandato una lettera a tutta la stampa pronunciando a gran voce: «Non usate la nostra musica o la mia voce per la vostra stupida farsa», e la posizione di Michael Stipe e soci divenne più chiara che mai.

Gli autori di Daysleeper e Imitation Of Life si sono sciolti nel 2011 ma restano uniti dall’amicizia e le prese di posizione, e la ferma opposizione dei REM contro Donald Trump ne è la prova: la band suona ancora forte.