Se ami il trash e il gossip non parlare di Ermal Meta

Tutta colpa di Mario!

ERMAL META

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Il tour teatrale di Ermal Meta con Gnu Quartet ha avuto inizio e ha mostrato la magia di uno spettacolo in grado di rimettere al centro la musica, senza artifici. La profondità delle canzoni di Ermal Meta, “svestite” in chiave Gnu Quartet, rende il concerto teatrale una perla di rara bellezza, molto ricercata, in quanto quasi tutti gli spettacoli sono sold out.

Non condividere contenuti video, nell’epoca dei social, è missione assai ardua. Tuttavia Ermal Meta scrive un messaggio su Twitter per ricordare che, trattandosi di una tournée appena intrapresa, sarebbe bello evitare spoiler per consentire anche a Mario, il nome fittizio di colui che parteciperà ad una delle prossime tappe, di godersi il concerto lasciandosi sorprendere e stupire di nota in nota.

Nessuna polemica da parte dei fan, né dure reazioni, come invece gli amanti del trash vogliono far credere ad un lettore distratto e svogliato che si ferma a quelle parole scritte a caso senza verificare l’accaduto tra le risposte dei fan di Ermal Meta.

La sua sincerità e la sua schiettezza non gli sono costate un bel niente, a parte la dimostrazione palese e lampante che chi si occupa di trash, di gossip e di cacate televisive in stile Uomini e Donne, farebbe bene a restare nel proprio, evitando di arrogarsi il diritto di interpretare un messaggio scritto da un ARTISTA di cui non ne sa mezza, un ARTISTA che ha stipulato con i fan un patto di fiducia tale che la sua interpretazione richiede acutezza e intelligenza. Per tutti gli altri ci sono queste “dure reazioni” farlocche, specchio di un’Italia che cade a pezzi.

Polemiche, da parte dei fan, non ce ne sono. Ma sì, le risposte non mancano perché Ermal Meta condivide con i suoi sostenitori il dono della schiettezza e della sincerità, quello che porta centinaia di persone a replicare in modo onesto alle sue obiezioni, senza divinizzarlo come fosse un personaggio da idolatrare sopra ogni cosa.

Polemiche, lo ripetiamo, non ne troverete. Però troverete giustificazioni all’incontenibile voglia di condividere frammenti del live per consentire anche agli assenti di curiosare o semplicemente per commentare una performance che fino a pochi giorni fa non avremmo neanche potuto immaginare. Di polemiche nel mondo della musica ne troverete tante ma non sull’account di Ermal Meta. O almeno non oggi.

Mario, tu, mi raccomando, non cliccare play!