Gli Housetonic a O’Live l’1 febbraio: “Crediamo nell’arte a 360 gradi” (intervista)

Nei loro show creano una dimensione unica tra arte e suono, con esposizioni di quadri e musica house per completare le due realtà


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Con gli Housetonic a O’Live l’1 febbraio ritorna l’appuntamento con il live show di ORadio. Il duo è un progetto di musica elettronica fondato da Antonio De Lise e Daniele Roberti. O’Live è lo show di ORadio, la web radio di Optima, e avrà luogo per due venerdì al mese. Lo show verrà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina ufficiale di ORadio e su Optimagazine, e prevede un’ora di esibizione dal vivo di Dj e produttori di musica elettronica del panorama underground. Il live show degli Housetonic si terrà dalle 17:30 alle 18:30.

Con gli Housetonic la musica diventa un ingrediente amalgamato con altre forme d’arte, come essi stessi amano specificare anche nei loro profili social. Su Facebook, infatti, scrivono: «L’incontro tra arte, musica, passione e spensieratezza saranno al centro del nostro progetto e dei nostri eventi, per trasmettere in maniera polivalente la natura innovativa che ha sempre contraddistinto l’house nella club culture mondiale».

Non solo musica e console, quindi: gli Housetonic allestiscono i loro eventi con proiezioni, quadri e rappresentazioni artistiche creando un ambiente in cui l’arte si respira a 360 gradi, per immergere il pubblico in una dimensione di totale abbandono e bellezza. Lo ripete con convinzione Antonio, che abbiamo sentito per un’intervista.

Come nasce il progetto Housetonic?

Il progetto Housetonic nasce dall’incontro di due amici provenienti da culture musicali un po’ diverse, e le fondamenta si basano sulla fusione di più generi house con un’influenza funky. Siamo sulla scena da circa sei mesi e dopo aver collezionato serate in giro per i club e non solo ci stiamo affacciando al mondo della produzione. Noi abbiamo sempre fatto clubbing e fino ad oggi abbiamo un po’ tralasciato il discorso sulla produzione, cosa che riteniamo fondamentale per crescere. Io, personalmente, ho un’idea dell’house a 360 gradi, come per esempio una house legata al soul e tutte le altre influenze immaginabili, dal commerciale alle correnti più ricercate. In tali contesti ho conosciuto quello che oggi è il mio socio, che invece appartiene più al mondo della tech house. Con lui, una sera, ci siamo trovati a fare un back to back insieme e la cosa funzionava. Abbiamo continuato e abbiamo notato che il pubblico apprezzava.

Nella vostra biografia parlate di un’unica entità in cui si incontrano l’arte, la musica, la passione e la spensieratezza attraverso la house, pensate che questo sia fondamentale per il periodo storico che stiamo vivendo?

Sì, oggi c’è tanto vuoto. La gente corre, è frenetica e vive in un meccanismo che non stimola il pensiero. Per questo le nostre serate offrono uno spazio unico all’arte e alla musica. Per esempio, all’interno di una mostra in cui viene esposto un quadro noi portiamo la musica per fare in modo che i due elementi si completino. Parlo di un quadro come posso parlare di body painting, o addirittura di un hair stylist che crea acconciature particolari mentre la nostra musica intrattiene i presenti. Questo è il nostro modo di concepire la musica a 360 gradi. Lo fanno i grandissimi Chemical Brothers, ci possiamo provare anche noi.

Quali progetti avete per il 2019?

Stiamo lavorando per portare a termine un primo progetto di produzione entro la metà dell’anno. Per ora è in fase di lavorazione, ma cerchiamo di portarlo avanti per bene e terminarlo per la sessione estiva.

Gli Housetonic a O’Live saranno in diretta l’1 febbraio alle 17:30 dalla pagina Facebook di ORadio e sul sito ufficiale.