Il 16 gennaio Mariah Carey è stata denunciata per molestie da un’ex assistente, secondo un documento depositato presso la Corte Suprema di Los Angeles. La denuncia arriva da Lianna Shakhnazaryan, che racconta che durante i due anni di servizio presso la cantante è stata sottoposta ad abusi fisici e verbali, e anche ad umiliazioni razziali specialmente da parte della manager.
Shakhnazaryan era stata assunta nel 2015 per assistere Mariah Carey e la manager Stella Bulochnikov 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con un contratto di 250.000 dollari all’anno. Lianna racconta che la manager Bulochnikov – nota anche come Stella Stolper – la sottopose a vessazioni verbali e fisiche, insieme a ridicolizzazioni sul suo aspetto fisico. Spesso veniva schiaffeggiata sulle natiche e sul seno e in più occasioni veniva insultata: «Pu***na armena, fo***ta ne**a».
Sempre secondo la denuncia depositata da Lianna Shakhnazaryan, Stella Stolper l’aveva scaraventata a terra per poi urinarle addosso. In più occasioni la cantante aveva assistito agli episodi, ma anziché intervenire si era messa a ridere e aveva invitato la Stolper a continuare. Nel 2017, quindi, Lianna si era lamentata con la Carey per gli atteggiamenti della Stolper, e per questo era stata licenziata nel mese di novembre. Mariah Carey è stata denunciata per molestie, discriminazione e interruzione illegittima.
Nello stesso giorno la cantante ha depositato, a sua volta, una denuncia contro Lianna Shakhnazaryan per estorsione: la sua ex assistente sarebbe in possesso di alcuni filmati intimi che aveva minacciato di divulgare dopo il licenziamento, a meno che la Carey non pagasse 8 milioni di dollari. Maria Carey, inoltre, sostiene che Shakhnazaryan era stata licenziata perché non arrivava puntuale al lavoro, e che durante la loro collaborazione aveva usato la carta di credito aziendale per scopi personali. Mentre Mariah Carey è stata denunciata per molestie da Lianna Shakhnazaryan, la stessa cantante ha depositato una denuncia contro la sua ex assistente per ottenere un risarcimento di 3 milioni di dollari per i danni morali.