Non c’è più niente da fare per Google+, la cui chiusura al pubblico è prevista per aprile 2019. Gli sviluppatori hanno scoperto un altro exploit nel social network, che avrebbe interessato la bellezza di 52.5 milioni di utenti. Un pericolo effettivamente corso, ma che non ha comportato conseguenze negative, assicura Big G: terze parti non avrebbero fatto in tempo ad approfittare della falla per attaccare i sistemi interni del prodotto, rimasto per questo intatto. Il bug, stando a quanto riferisce il colosso di Mountain View, sarebbe stato figlio dell’aggiornamento di novembre, ed aver colpito le API di Google+.
David Thacker, VP del gruppo Product Management di G Suite, ci ha comunque tenuto a placare gli animi, affermando che i developers terzi non si sono avvalsi del bug per il periodo in cui avrebbero potuto, e che quindi non ne hanno abusato (probabilmente non essendone a conoscenza, visto che il bug sembra essere rimasto attivo per circa sei giorni). In ogni caso, per motivi precauzionali, le API di Google+ non risulteranno più disponibili a partire da marzo 2019 (un mese più tardi nemmeno il social network risulterà più disponibile per il pubblico, che dovrà, quindi, farne a meno).
Il social network, per lo più di nicchia (non è mai riuscito a sfondare del tutto, restando fondamentalmente appannaggio degli appassionati di tecnologia per via della presenza delle varie community di riferimento), cesserà di esistere, per il dispiacere di quei pochi che ne facevano uso ancora oggi (la piattaforma non ha mai riscontrato chissà quale successo, un’altra delle ragioni che avrebbe spinto Big G a sopprimerlo, così da risparmiare tempo e risorse, che immaginiamo verranno dirottate su altre attività). Voi siete affezionati a Google+, ed in qualche modo vi mancherà quando, a partire da aprile 2019, sarete costretti a rinunciarci? Siamo curiosi di conoscere la vostra opinione in merito (commentate attraverso il box sottostante, se vi va).