Informativa ufficiale modem libero Vodafone: quali parametri, costi per il recesso?

Tutti i dettagli sul modem Libero con l'operatore ma la reale applicazione è lontana

Vodafone

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Il modem Libero Vodafone è realtà dallo scorso 1 dicembre, almeno sulla carta e non nella realtà dei fatti. I parametri per utilizzare un dispositivo di connessione diverso da quello fornito dall’operatore rosso sono stati resi noti e i costi in caso di recesso o cambio offerta sono stati aboliti per gli attuali clienti? Cerchiamo di capirlo insieme.

Come pure ampiamente raccontato qualche giorno fa, il modem libero Vodafone è la naturale conseguenza dell’applicazione della delibera  AGCOM n.348/18/CONS. Questa prevede che ogni cliente possa utilizzare un’apparecchiatura diversa da quella dell’operatore di appartenenza per effettuare l’accesso alla rete, rendendo possibile magari lo storno del costo del noleggio del dispositivo sulla spesa mensile per il servizio reso. A tal proposito, nella sezione Vodafone Informa, sono stati ufficializzati i dettagli relativi al nuovo corso delle cose.

Come riportato dall’operatore, sono in corso degli adeguamenti dell’infrastruttura per rendere possibile, nella realtà dei fatti, l’utilizzo di un modem libero. Vodafone per questo motivo non scende neanche nel dettaglio dei parametri utili per la configurazione di un dispositivo che sia diverso da quello proprietario e rimanda eventuali comunicazioni  ad inizio 2019. Dovranno essere in effetti completate le attività previste dal brand  prima che sul sito ufficiale corrispondente siano notificati nuovi dettagli. Insomma, l’attesa dovrebbe protrarsi come minimo fino al mese di gennaio, se non nelle settimane successive.

Nonostante non si abbiamo dettagli ulteriori né sulla concreta attuazione del modem libero Vodafone, né sui parametri di configurazione dei dispositivi, la buona notizia è che l’operatore ha confermato l’azzeramento dei costi di recesso per l’apparecchiatura specifica, in caso di migrazione verso altro operatore. La spesa di 50 euro sarà dunque abbonata ai clienti in procinto di volare altrove, anche  quando questi non restituiranno la Vodafone Station. Almeno una magra consolazione nell’attesa che tutto si metta in moto per garantire un diritto acquisito ormai per legge dagli utenti.