Polemica infinita sul divieto per i bambolotti neri di Codroipo a scuola: bufala o verità?

Questione caldissima oggi 3 dicembre in Italia, ma alcuni dubbi non sono ancora stati sciolti

bambolotti neri di Codroipo

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L’argomento caldo in giro per il web oggi 3 dicembre riguarda la presunta storia relativa al divieto di portare a scuola determinati giochi per i bambini in Friuli, in riferimento alla vicenda dei bambolotti neri di Codropio. La notizia ha ovviamente suscitato subito lo sdegno di tantissimi italiani, con le dichiarazioni del Sindaco che in qualche modo si è tirato fuori dalla polemica e con un provvedimento che sarebbe giunto direttamente dai partiti di centrodestra locali.

Tutto nasce da un regolamento che sarebbe stato dapprima modificato, per poi essere aggiornato ulteriormente al fine di addolcire la pillola per coloro che avrebbero potuto reagire male alla questione dei bambolotti neri di Codropio. Come stanno realmente le cose? Si tratta di una bufala o di una preoccupante notizia vera? A tal proposito, il sito identitainsorgenti pubblica addirittura il trafiletto relativo al regolamento della scuola interessata, vale a dire “Mondo dei Piccoli”.

Ho provato ad indagare in questo senso ed ho scoperto che in verità non ci sono riferimenti su questo provvedimento all’interno del Regolamento ufficiale della scuola. Almeno stando al link disponibile per tutti. Questo non esclude a priori che ci siano delle discussioni in corso sull’opportunità di limitare in qualche modo la libertà di esprimere simboli (in questo caso giochi) legati a culture specifiche, ma resta l’assenza di notizie pubbliche sul presunto divieto riguardante i bambolotti neri di Codroipo.

Insomma, al momento della pubblicazione del nostro articolo non si può ancora parlare di una bufala classica, come ad esempio avvenuto lo scorso weekend con la falsa storia del Black Friday, che potete approfondire tramite l’apposito link, ma ciò non toglie che ci siano ancora diversi nodi da sciogliere sui bambolotti neri di Codroipo. Ovviamente restiamo a disposizione di coloro che avranno modo di raccogliere informazioni sul posto, valutando un eventuale aggiornamento dell’articolo pubblicato oggi 3 dicembre.