Anche Pablo Escobar in Narcos: Messico, video del ritorno a sorpresa di Wagner Moura nella quarta stagione

Ecco la scena di Pablo Escobar in Narcos Messico: Wagner Moura è tornato a sorpresa nella quarta stagione insieme ai volti del cartello di Cali


INTERAZIONI: 266

A sorpresa c’è anche Pablo Escobar in Narcos Messico, la quarta stagione della saga del narcotraffico targata Netflix. Può essere definito a tutti gli effetti un crossover quello con cui il nuovo protagonista incontra il dominatore assoluto della trama delle prime due stagioni, quando le linee temporali del racconto si sovrappongono fino a far incrociare le due storie.

ATTENZIONE SPOILER!

Come noto, Narcos Messico racconta le origini del cartello di Guadalajara e della lotta al traffico internazionale di stupefacenti, a partire dalla metà degli anni Ottanta, facendo dunque un salto temporale all’indietro rispetto al finale della terza che si concludeva a metà degli anni Novanta, dopo la morte di Escobar e l’arresto dei membri del cartello di Cali.

Ma a metà della quarta stagione, il quinto episodio reintroduce il volto di Pablo Escobar, il narcoterrorista che ha tenuto in scacco la Colombia tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta col sanguinario cartello di Medellin e le sue ambizioni politiche che l’hanno ossessionato per tutta la vita.

La scena in questione mostra il boss del cartello di Guadalajara, Felix Gallardo (interpretato da Diego Luna) in cerca di nuove opportunità di business per la sua organizzazione criminale impegnata nel traffico della marijuana: dopo la perdita del gasdotto caraibico come canale di trasporto per la cocaina, coi cartelli colombiani in cerca di una nuova via per contrabbandare la sostanza negli Stati Uniti, Gallardo propone sia ai capi del cartello di Cali che ad Escobar, rivali in Colombia, di entrare in affari mettendo a disposizione il corridoio di Tijuana, già usato con successo per trasportare la marijuana nelle città di confine degli Stati Uniti. La proposta è quella di usare la rete di distribuzione del cartello di Guadalajara per il traffico di cocaina verso gli USA, in un momento storico in cui la domanda di coca ha fatto crescere a dismisura l’offerta.

In questo modo Narcos: Messico ha riportato in vita tre dei padrini di Cali e il famigerato Pablo Escobar, interpretato da Wagner Moura, che non era stato annunciato come guest star della stagione per preservare l’effetto sorpresa.

La scelta di aver fatto iniziare il racconto nel 1985, con la creazione della rete tra le piazze dello spaccio messicane per opera di Gallardo, ha fatto sì che rapidamente, già a metà stagione, la storia messicana corresse parallelamente alle vicende colombiane raccontate nelle prime tre stagioni. Eric Newman ha spiegato così a The Hollywood Reporter questa sincronizzazione.

Ho sempre immaginato la serie come l’universo dei supereroi Marvel in grado di connettere i narcotrafficanti e che tutti coesistano. Tornare indietro nel tempo ci ha anche dato l’opportunità di riportare alcuni di questi ragazzi che ci mancano. L’interpretazione di Pablo Escobar di Wagner Moura è semplicemente spettacolare. Ero elettrizzato dall’idea e Wagner l’ha condiviso, così come i ragazzi di Cali. Hanno reagito tutti dicendo: ‘Oh sì, certo, facciamolo’.

Dunque, scegliere di realizzare una sorta di prequel ambientato in Messico ha dato la possibilità agli sceneggiatori di lavorare ad un quadro più ampio, in cui fatti e personaggi delle prime tre stagioni trovano il loro spazio vista la sovrapposizione temporale.

Nello specifico, la scena in cui appare per la prima volta Pablo Escobar in Narcos: Messico è collocata nella seconda parte del quinto episodio, intitolato proprio “Contatti in Colombia”. Quando Gallardo arriva per la prima volta a Bogotà, decide di proporre ai cosiddetti “gentiluomini di Cali“, più discreti e pragmatici di Escobar, la propria rete di distribuzione per far arrivare la cocaina (come la marijuana) in tutte le città di confine americane, con la prospettiva di fare maggiore concorrenza al cartello di Medellin. Appaiono così tre dei quattro boss di Cali, Miguel Rodriguez (Francisco Denis), Pacho Herrera (Alberto Ammann) e Chepe Santacruz Londono (Pepe Rapazote), volti che il pubblico ha conosciuto nelle stagioni precedenti. Una volta raggiunto l’accordo, però, prima che Gallardo possa lasciare il paese, due degli uomini di Escobar, gli altrettanto noti al pubblico di Narcos Blackie (Julian Díaz) e Poison (Jorge A. Jimenez), lo rapiscono e lo portano a parlare con il boss nella tenuta di Acienda Napoles: consapevole che Escobar non avrebbe consentito l’accordo con Cali senza scatenare una guerra, Gallardo contratta anche con lui, vedendosi costretto a garantire anche al suo carico di cocaina il passaggio su una parte del corridoio di Tijuana e dunque accettando che l’affare coinvolga al 50% entrambi i cartelli colombiani.

Così, dopo essere uscito di scena al termine delle prime due stagioni di Narcos con la sua morte (anno 1993), il personaggio di Escobar torna in scena interpretato da Moura, che appare visibilmente più magro rispetto agli episodi precedenti per i quali prese diverse decine di chili pur di essere credibile nei panni del narcoterrorista più celebre di sempre. Ecco la scena di 10 minuti contenuta nel quinto episodio di Narcos: Messico col confronto tra Gallardo ed Escobar su una palafitta circondata da ippopotami.

https://youtu.be/B-QcPUaJdno