Giampaolo Morelli racconta l’epopea de L’Ispettore Coliandro: “Rai2 lo aveva chiuso, è stato un periodo difficile”

Giampaolo Morelli racconta L'Ispettore Coliandro alla vigilia del debutto dei nuovi episodi, ricordando quando Rai2 cancellò la serie


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A pochi giorni dal debutto della settima stagione inedita, Giampaolo Morelli ha raccontato a Mara Venier il successo de L’Ispettore Coliandro, la serie crime dei Manetti Bros. diventata un marchio di fabbrica di Rai2.

Ospite di Domenica In l’11 novembre, l’attore partenopeo ha rilanciato l’appuntamento con i nuovi film ispirati ai romanzi di Carlo Lucarelli: il primo episodio della nuova stagione va in onda mercoledì 14 novembre, raccogliendo il testimone di Rocco Schiavone, la cui seconda stagione è terminata mercoledì 7.

Morelli ha ricordato come il progetto de L’Ispettore Coliandro fosse inizialmente un film tv, destinato a non avere un seguito. Poi piacque molto all’allora direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, che pensò di farne una serie adattando anche altri romanzi di Lucarelli. Così, da film tv che era nei piani iniziali, Coliandro è diventato una serie in più stagioni, ma la sua messa in onda ha subito diversi inconvenienti. Il primo film, ad esempio, è stato trasmesso solo due anni dopo la fine delle riprese. Il successo di pubblico ha convinto la Rai a puntare su quel prodotto, ma poi, dopo la quarta stagione, la produzione si è interrotta perché Rai2 ha rinunciato ad investire nelle fiction destinate alla rete, con conseguente momento di difficoltà per Morelli che aveva trovato in Coliandro il suo principale impegno professionale. Con l’arrivo di Eleonora Andreatta, attuale direttrice di Rai Fiction, Coliandro è tornato in tv con successo, fino a raggiungere la settima stagione in onda dal 14 novembre.

Morelli ha raccontato così l’epopea di Coliandro, che ha dovuto superare diverse resistenze prima di trovare uno spazio in palinsesto.

Ho cominciato a 28 anni. I Manetti Bros dovevano fare questo film unico, Il giorno del lupo, tratto dall’omonimo romanzo di Lucarelli. Doveva essere un film secco per la tv. Poi piacque molto al direttore della fiction dell’epoca, Agostino Saccà e diventò una serie di quattro film. Non è stato facile all’inizio, era un’altra Rai, altri tempi. Dopo che lo girammo stette in un cassetto un paio di anni, perché era scorretto, irriverente, aveva un linguaggio diverso. Dopo la quarta stagione Coliandro fu chiuso perché Rai2 non produceva più fiction, non c’erano più fondi e accusammo tutti il colpo. Poi per fortuna Tinni Andreatta, attuale direttore della fiction, ha riattivato la produzione della fiction di Rai2, compreso Coliandro, anche perché Rai2 ha il compito di sperimentare linguaggi innovativi.

A Domenica In Morelli ha ricordato anche di aver trovato l’amore proprio sul set della fiction, incontrando per la prima volta la sua attuale moglie, l’ex Miss Italia Gloria Bellicchi, durante le riprese di Coliandro e di aver scelto di diventare padre del loro primo figlio nonostante fosse in un momento di fermo professionale durante la temporanea chiusura della fiction.

L’intervista di Morelli a Domenica In è disponibile in video dal minuto 02:13:10.