Carlo Marrale: la nuova carriera da solista del “bimbo” dopo i Matia Bazar

Ha dimostrato di essere un bravo compositore ed un bravo musicista con i Matia Bazar, oggi l'artista ligure sta dimostrando di essere anche un bravo cantante


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Carlo Marrale è musicista, compositore e, da quando ha lasciato i Matia Bazar, sta dimostrando di essere anche un bravo cantante. Inizia a suonare giovanissimo, mettendosi in luce come grande chitarrista. A 16 anni ottiene il permesso dai genitori di imbarcarsi ed esibirsi in un una lunga crociera che lo porterà anche in Argentina e Brasile. Non essendo mai uscito da Genova prima di questo tour da favola, è affascinato da questa esperienza. Già era stato folgorato dai Beatles, che avevano aperto una chiave che dava accesso al suo cuore e, dopo questo tour, capisce che la sua strada sarà la musica.

 

Carlo è praticamente un bambino, anche perché la sua giovane età viene amplificata da un volto fanciullesco e da occhi sempre sgranati per la meraviglia di tutto quanto gli succede, caratteristica che non ha perso  neppure oggi. Questo gli vale il soprannome di “Bimbo”.

Vista la sua bravura come strumentista, gli viene offerto di entrare nei Matia Bazar e nasce un gruppo che farà parte della storia della musica italiana e non solo, grazie al successo internazionale di molte loro canzoni. La formazione iniziale, quella storica, vede al canto Antonella Ruggiero, una voce unica nel panorama canoro, Aldo Stellita al basso, Piero Cassano tastiere, Giancarlo Golzi batteria, oltre naturalmente a Carlo alla chitarra. Immediatamente viene “adottato” da Aldo, che diventa un suo fratello maggiore. Insieme scriveranno canzoni memorabili. Marrale è autore di successi come: “Per un’ora d’amore”, “Ti sento”, “Stasera che sera”, “Che male fa”, “Elettrochoc” e quel capolavoro di “Vacanze romane”, che i Matia Barar portano al Festival di Sanremo 1983, dove vincono il premio della critica. Canzoni di Carlo Marrale sono state registrare anche da Pet Shop Boys, Irena Cara, Mina, Miguel Bosé.

Nel 1989 Antonella Ruggiero, a seguito anche di una maternità, lascia il gruppo. Carlo resiste ancora fino al 1993 e nel 1994 si presenta come solista sul palco del Festival di Sanremo, dove canta “L’ascensore”.

La sua carriera da solista è più defilata, in stile con la sua natura gentile e mai competitiva. Nel 2004 ha la soddisfazione di vedere una sua canzone, “Odissea”, cantata dai tenori Salvatore Licitra e Marcelo Alvarez,arrivare al 1° posto nella classifica USA. Dalla lirica all’heavy metal, in quanto la stessa canzone viene registrata dai Queensryche.

Marrale è anche un pittore e suoi quadri sono anche nella nuova galleria d’arte aperta all’interno del Teatro Ariston di Sanremo. Tornerà sul palco dell’Ariston venerdì 16 novembre, perché l’ho invitato tra gli ospiti della finale FIAT Music, insieme a Dolcenera e Grazia Di Michele.

Ha destato commenti entusiasti la sua partecipazione in diretta al Barone Rosso, dove era accompagnato da Tommy Graziano alla batteria e Marco Dirani al basso.

Ho isolato tre momenti da questa sua apparizione:

Video 1 – Presento il “bimbo” e poi Carlo canta “Un’ora d’amore”

Video 2 – Carlo racconta com’è nato “Elettrochoc”, che lui faceva alla Elvis Presley, poi ne fa una versione affascinante, completamente diversa da quella elettronica che i Matia Bazar incisero.

Video 3 – Carlo racconta la lunga genesi del capolavoro “Vacanze romane”. Ogni tanto componeva delle melodie, una delle quali addirittura a seguito di una richiesta di un jingle che Claudio Cecchetto gli aveva chiesto per Radio DeeJay. Appena lo aveva sentito, Cecchetto era impazzito, facendo scattare un allarme in testa a Carlo, che ha preferito tenerselo. Alla fine, unendo vari pezzetti, è nata la musica di “Vacanze romane” su cui Aldo Stellita a messo le parole, anche se risulta firmata da Marrale e Golzi. Carlo mi ha spiegato che era un modo di intendere “essere un gruppo”. Così quasi tutte le canzoni hanno più firme, in modo da evitare squilibri economici che avrebbero creato problemi. Bellissima la versione soft che Carlo esegue poi.