Pagamenti via smartphone con Bancomat Pay, ecco quando arriverà

Alle strette finali l'arrivo del servizio Bancomat Pay, pronto per il 1 gennaio 2019


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Sarà disponibile dal 1 gennaio 2019 il nuovo servizio Bancomat Pay, che permetterà di comprare, sia online che nei negozi fisici, attraverso il proprio smartphone, oltre che di pagare le tasse verso la Pubblica Amministrazione (che si tratti di istituti scolastici, universitari, ASL, etc.). Nato dalla collaborazione tra Bancomat S.p.A. ed il gruppo SIA, la piattaforma offrirà la possibilità di scambiare soldi in assoluta sicurezza, senza dover portare con sé la carta fisica, né tanto meno digitale il PIN. Come sopra accennato, l’intreccio con il sistema PagoPa, impreziosirà il servizio con opzioni di pagamento indirizzate verso la Pubblica Amministrazione (per pagare, per esempio, bolli, tasse, utenze, rette, e così via dicendo).

Le funzionalità risulteranno raggiungibili attraverso l’applicazione Bancomat Pay, ma fruibili anche dalle rispettive applicazioni e-banking delle 400 e più banche che aderiranno al servizio. L’Amministratore Delegato di Bancomat S.p.A., Alessandro Zollo, ne ha parlato di recente, affermando che l’obiettivo resta sempre quello di arrivare a smaterializzare i contanti, ma anche la carta fisica, così da incentivare i pagamenti digitali (le cui commissioni interbancarie saranno gratuite se inferiori ai 15 euro).

Un servizio che potrebbe risultare molto utile per tutti quelli che purtroppo non possiedono un bancomat contactless (in quel caso, la combinazione con Google Pay avrebbe potuto aiutare), e che si vedono costretti a doversi per forza portare dietro la carta fisica, ed a digitare il relativo PIN per l’autorizzazione delle transizioni (una pratica in fin dei conti neanche troppo scomoda, ma che sta tendendo a scomparire). Bancomat Pay sarebbe dovuto arrivare prima di gennaio 2019, ma evidentemente ci saranno state delle cose che necessitavano di essere messe a punto prima di poter essere distribuito su scala nazionale, ed utilizzato normalmente. Quanti di voi aspetteranno l’arrivo della nuova piattaforma di pagamento?