EA DICE, attraverso un filmato pubblicato sul proprio profilo YouTube ufficiale, ha mostrato le prime otto mappe dell’avventura multigiocatore di Battlefield 5, il cui lancio è in programma per il prossimo 20 novembre su PC, PS4 e Xbox One. Di seguito vi forniamo una descrizione delle otto mappe annunciate da DICE.
Hamada è la mappa ambientata in Nord Africa. Grazie al video abbiamo appreso che si tratta della mappa più grande che sarà presente nel gioco al momento del lancio. Essa sarà ricca di stradine strette e ripidi canyon. Un’altra mappa ambientata in Nord Africa è Aerodrome ma si trova invece dentro e intorno ad un aeroporto abbandonato dell’Asse.
La terza mappa di Battlefield 5 è Twisted Steel che però è ambientata in Francia. Si tratta di un terreno paludoso con un grande ponte di acciaio. Questa sembra essere la più grande struttura mai realizzata in un Battlefield e dovrebbe essere il luogo in cui si si verificherà il fronte dello scontro sopra di esso e nell’ambiente sottostante.
Arras invece è la quarta mappa situata a nord della Francia. Essa si trova incastonata in un cuneo tra il Canale della Manica ed i confini belgi per riprendere proprio il teatro di una delle prime battaglie del secondo conflitto mondiale. Non a caso Arras è ambientata negli avanzi di trincea lasciati dalla Grande Guerra. In essa è presente una chiesa centrale che può nascondere dalla nostra vista i cecchini nemici.
Rotterdam è la mappa multiplayer di Battlefield 5 ambientata nei Paesi Bassi dove si svolge il combattimento urbano. Sempre nei Paesi Bassi è ambientata anche Devastation, luogo in cui avviene il combattimento tra fanterie. Altre due mappe invece sono ambientate in Norvegia. Narvik è la mappa che rievoca i paesaggi dell’invasione tedesca del 1940 con uno scontro che si basa sull’utilizzo combinato di tutti gli equipaggiamenti disponibili. Fjell 652 è invece l’ottava e ultima mappa caratterizzata da alti picchi montani che subiranno dei cambiamenti che vanno a limitare la visibilità. In questa mappa gli scontri si avranno soprattutto sul suolo, ma non mancheranno i conflitti aerei.
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