Needle – Quincy Jones, “Jazz corner of the world” e “Birdland”

Perché il vinile è tornato per restare, parola di Red Ronnie


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Needle | Ep. 4: Quincy Jones, "Jazz corner of the world" e "Birdland" (con Michele Zarrillo)

Quincy Jones è un musicista, produttore, arrangiatore mitico nella storia della musica. Ha una carriera e collaborazioni folgoranti, anche se ai più è noto per aver prodotto e realizzato tre album di Michael Jackson: “Off the wall” (30 milioni di copie vendute), “Thriller” (il disco più venduto della storia con 110 milioni di copie) e “Bad” (45 milioni di album venduti).

In realtà Quincy Jones vanta una carriera musicale che va ben oltre questi tre album, pietre miliari della musica. Ha iniziato come trombettista ad esibirsi da adolescente con Ray Charles, poi ha suonato nelle band di Lionel Hampton e Dizzy Gillespie. Come arrangiatore ha lavorato per Count Basie, Sarah Vaughan, Gene Krupa, Charles Aznavour, Jacques Brel e lo stesso Ray Charles. Ha collaborato con Frank Sinatra, Barbra Streisand e Tony Bennet. Ha composto colonne sonore per vari film come “L’uomo del banco dei pegni”, “La calda notte dell’ispettore Tibbs”, “Getaway!”, “Il colore viola” e tanti altri. Ha prodotto Miles Davis, Dinah Washington e tanti altri nomi importantissimi.

Nel 1985, con Michael Jackson, ha realizzato “We are the world”, progetto che riuniva i più importanti artisti americani con lo scopo di raccogliere fondi e aiutare paesi dell’Africa dove la fame stava uccidendo milioni di persone.

Quincy Jones ha vinto ben 26 Grammy Awards ottenendo 76 nominations. Per non farsi mancare nulla, ha anche prodotto “Willy il principe di Bel-Air”.

Naturalmente ha realizzato anche album suoi, più di trenta.

Cercando di riordinare i miei dischi, mi sono imbattuto in una copia di “Back on the Block”, datata 1989, con una dedica che mi aveva fatto Quincy Jones sulla copertina. Non ricordavo di possedere questo album e tanto meno che me l’avesse autografato (d’altra parte è comprensibile vista la mia collezione di decine di migliaia di dischi). Ricordavo solo di averlo intervistato nel 1990.

Così ho cominciato a leggere i titoli dei brani e i musicisti che avevano suonato in questo LP. Incuriosito dal fatto di vedere che c’era una versione di “Birdland”, scritta da Joe Zawinul per i Weather Report, ho acceso il giradischi e ho messo il 33 giri sul piatto. E lì sono rimasto folgorato dall’introduzione a “Birdland” che non avevo mai ascoltato. Si chiama “Jazz corner of the world” e in un paio di minuti è una lezione di rap e di altissima musica jazz concentrata con il cast più prestigioso che un musicista potesse radunare: le trombe di Miles Davis e Dizzy Gillespie, la chitarra di George Benson, la tastiera di Joe Zawinul e le voci di Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan.

Una vera perla nella storia della musica.

Durante la diretta del Barone Rosso con Michele Zarrillo, lunedì 22 ottobre, uno spettatore ha scritto che se Zarrillo fosse nato negli Stati Uniti sarebbe stato come Quincy Jones. Avendo l’album di Quincy Jones a portata di mano ho deciso di ascoltare questi due brani insieme a Michele, lasciandolo attonito quanto entusiasta, al punto che Zarrillo ha cominciato a fare vocalizzi jazz. Questa aria magica era alimentata anche dal giradischi spaziale su cui suonava il disco, con il piatto che fluttuava completamente sospeso nel vuoto grazie solo al magnetismo.

“Back on the block” di Quincy Jones è un album da avere assolutamente nella propria discografia.