Presto sovraccarico il servizio clienti Iliad Italia? Esubero operatori per il partner del vettore

Operatore alle prese con gli esuberi nei call center partner, il punto

servizio clienti Iliad Italia

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Il servizio clienti Iliad Italia sarà presto sovraccarico a causa di decisioni non dipese dalla volontà del nuovo quarto operatore mobile italiano? La situazione in sintesi è la seguente: il partner che attualmente ha la gestione dei call center preposti all’assistenza sta programmando una serie di esuberi del suo personale. Quali conseguenze dunque dietro l’angolo?

La società che ha la gestione del servizio clienti Iliad Italia è Teleperformance (in realtà pure insieme a Comdata). Gli operatori, come è ben noto, lavorano su territorio italiano e in particolar modo a Taranto e Roma. Proprio queste due sedi della società con cui il vettore ha preso accordi, saranno presto interessate da esuberi del personale precario e non solo. A parlarne per primo, riferendosi alla nota rilasciata dal sindacato CGIL, è l’edizione cartacea della Gazzetta del Mezzogiorno (pure ripresa dai colleghi di 4fan.it).

In totale saranno 60 i lavoratori del call center di Taranto ad essere allontanati, come riportato, per effetto del Decreto Dignità. Non sappiamo quanti di questi siano impegnati nel servizio clienti Iliad Italia ma i numeri sono comunque preoccupanti, anche perché sempre secondo la nota CGIL, gli esuberi toccheranno in totale quota 300 unità del personale, se consideriamo anche coloro ai quali non verrà rinnovato il contratto a scadenza.

Il quarto operatore mobile italiano chiederà di certo delle garanzie per il suo servizio clienti. Iliad Italia ha di certo contrattualistica dei parametri di qualità del servizio appunto reso dal suo partner ma c’è da mettere anche in conto che, nell’immediato, qualcosa potrebbe non filare liscio. Le conseguenze potrebbero essere, ad esempio, dei tempi di attesa per ricevere assistenza più elevati. Staremo a vedere come si evolverà la situazione, sperando che gli esuberi non vengano realmente portati a termine per i lavoratori sia precari che non.  Il prossimo 31 ottobre è prevista una mobilitazione del sindacato, magari decisiva per la vicenda.