Gore, l’ultimo film di Kevin Spacey, potrebbe non trovare una distribuzione. Scritto e diretto da Michael Hoffman, la pellicola era stata girata in Italia lo scorso anno, proprio prima che lo scandalo sessuale travolgesse l’attore Premio Oscar.
Il film si ispira al libro scritto da Jay Parini intitolato Empire of Self, A Life of Gore Vidal e il progetto sembra non verrà mai visto dagli spettatori. La causa non sarebbe solo Kevin Spacey, incriminato per varie accuse di molestie, ma anche la presenza di scene potenzialmente offensive. Gore Vidal, artista controcorrente, era conosciuto per i suoi approcci poco ortodossi nei confronti di uomini molto giovani. Alla luce di ciò, Netflix, già reo di aver licenziato l’attore de I Soliti Sospetti dalla serie House of Cards, non sarebbe disposto a pubblicare il lungometraggio.
Il film di Kevin Spacey ruota intorno alla figura di Gore Vidal e del suo rapporto con un ragazzo di nome Jamie Haughton, interpretato dall’attore Douglas Boot . I due si incontrano durante una vacanza estiva in Italia, più precisamente a Capri, dove l’artista lo inizierà alla vita, all’amore e alla politica. In una scena, Gore viene mostrato mentre cerca di sedurre il giovane. In un’altra sequenza si assiste al personaggio di Spacey che stuzzica Jamie, cercando di capire se potrebbe essere interessato ad avere dei rapporti sessuali con altri uomini. E ancora, in un’altra sequenza abbastanza controversa, Gore e Jamie assistono a un ballo di due prostitute transgender, Marcella e Petra. Notando che il ragazzo è visibilmente eccitato, il protagonista gli spiega quindi il concetto di intrattenimento e di dominazione.
Per tutti questi elementi, Netflix avrebbe rifiutato a distribuire il film di Kevin Spacey. Bisogna capire se interverrà qualche altro canale interessato al progetto, oppure se Gore verrà gettato nel dimenticatoio, condannando definitivamente la carriera dell’attore.