Sugli scudi anche Huawei Mate 10: al via l’aggiornamento Pie (beta), link download

Si facilitano le cose per Huawei Mate 10, che riceve anch'esso l'aggiornamento beta ad Android Pie


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Non sarebbe potuto passare troppo tempo prima che anche Huawei Mate 10 ricevesse l’aggiornamento beta di Android Pie 9.0, ed infatti così non è stato: proprio come successo con il Mate 10 Pro prima e l’ottimo Honor View 10 dopo, anche il fratello minore della serie viene baciato dall’ultima major-release dell’OS mobile di Google, anche se in versione beta (il 16 ottobre dovrebbe essere il giorno designato per l’avvio della distribuzione dell’upgrade, insieme ad EMUI 9.0, a bordo di tutti i modelli abilitati alla sua ricezione).

Il pacchetto, che potrete anche decidere di installare manualmente, risulta disponibile per le unità contraddistinte dalla sigla ‘ALP-L09‘ (non provate ad effettuare l’installazione su modelli diversi, fareste un bel pasticcio). Il download del firmware, caratterizzato dalla build number ‘ALP-L09C432E3R1P8B47-SP10log (9.0.0.47)‘, può essere portato a termine sulle pagine di ‘stechuguide.com‘, dove troverete anche le istruzioni dettagliate, utili per eseguire al meglio tutti i passaggi richiesti per l’innesto.

Se non siete convinti di cosa state andando a fare, vi consigliamo di lasciar perdere, e di aspettare la versione finale, che, come sopra detto, dovrebbe iniziare a dare i primi segnali dal 16 ottobre (mancano una manciata di giorni, non vediamo perché azzardarsi in operazioni complicate per i meno esperti, che, se non portate a conclusione nel giusto modo, potrebbero diventare anche molto dannose per la stabilità del software e, nel peggiore dei casi, trasformare il vostro Huawei Mate 10 in un semplice oggetto stilistico).

Non crediamo di dover aggiungere altro a quanto già detto: adesso che il firmware beta dell’aggiornamento ad Android Pie 9.0 si è reso disponibile per il dispositivo, l’attesa per la versione finale si ridurrà drasticamente (cominciate a spaziare tra le vostre applicazioni ed a liberare, se necessario, un po’ di memoria interna per accogliere al meglio l’upgrade).