Kristen Bell di Veronica Mars non le manda certo a dire: dopo essere finita al centro delle polemiche per aver parlato del suo abituale uso di cannabis, anche in presenza del marito Dax Shepard che è stato alcolista ed è pulito da 14 anni, l’attrice si scaglia contro chi la giudica una cattiva moglie o madre per il solo fatto di fumare erba occasionalmente.
La star di The Good Place, dopo aver dichiarato di aver fumato anche davanti al marito, era stata difesa in proposito proprio dall’attore di Parenthood in un tweet: “Sarebbe come chiedere alla moglie di un diabetico di non mangiare più dolci. Siamo onesti!“.
Ora, intervistata durante il programma The View, quando è saltato fuori l’argomento la Bell ha chiarito di non voler perdere il suo tempo a parlare con chi bolla la cannabis come male assoluto senza volersi nemmeno confrontare sull’argomento.
Sottolineando che l’uso di marijuana è legale in California, stato in cui l’attrice risiede con la sua famiglia, l’attrice ha anche dichiarato di credere nelle “proprietà curative del CBD” e di usare il cannabidiolo ogni giorno per attenuare l’ansia. E a chi non accetta di dialogare sull’uso ricreativo e curativo della cannabis, non intende dare spiegazioni.
Questa cosa spaventa le persone questo va bene, ma se inizi una conversazione con spirito critico e analitico è ok. Se parti con ‘Questo è sbagliato’ non avrò mai una conversazione con te se questo è il tuo punto di vista.
L’attrice replica agli haters che l’hanno criticata sui social rivendicando la sua scelta di fumare erba come un’abitudine che non ritiene dannosa.
Non sono un mostro, mi dispiace ragazzi, fumo erba, mi piace, è bello. Certo non mi piace farlo con i miei figli, ma penso anche che non sia una cosa molto pericolosa.
La Bell, che ha appena annunciato la produzione di una nuova serie di Veronica Mars, ha anche specificato che non avrebbe mai fumato di fronte al marito se fosse stato sobrio da poco, ma ormai i suoi problemi di dipendenza dall’alcol sono superati da anni e ha aggiunto, citando suo marito che l’ha difesa, che “è lui che ha perso il privilegio di bere, non io“.
