Wikipedia oscurata senza foto e immagini, i motivi della nuova protesta da oggi 12 settembre

L'enciclopedia libera mette in campo la sua nuova iniziativa, box neri al posto delle foto

Wikipedia oscurata

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Chi ha già notato Wikipedia oscurata senza foto e immagini a partire da oggi 12 settembre alzi la mano. Una nuova protesta è in atto per l’enciclopedia libera dopo quella di inizio luglio. Al centro della riflessione c’è sempre la nuova legge sul copyright e in particolare la cosiddetta “freedom of panorama”.

Se qualcuno da oggi in poi e per un periodo non definito consulterà una qualsiasi voce dell nota enciclopedia costruita da utenti “volontari”, non potrà contare pure sulle informazioni derivanti da immagini e foto. Noterà al loro posto dei vistosi box neri , segno evidente del tentativo di sensibilizzare in qualche modo le imminenti decisioni della Comunità europea.

Il Parlamento europeo proprio in queste ore dovrà votare nello specifico sulla libertà di panorama ossia sulla limitazione del diritto d’autore  che consente di scattare e dunque anche utilizzare le foto di edifici, opere e monumenti pubblici, anche recenti. La protesta di Wikipedia oscurata nelle sue immagini ha l’obiettivo di superare i limiti sui diritti d’autore del passato.

Dopo 20 anni dall’ultima riforma in tema di copyright, l’Europa è chiamata a dibattere sulla legge sul copyright tutta, prestando particolare attenzione ai cambiamenti del recente passato, quelli in atto in questo momento e anche pronti nell’immediato futuro per la costante trasformazione dell’era digitale che stiamo vivendo.

Lo ricordiamo, lo scorso luglio la protesta di Wikipedia oscurata era stata ben più serrata con l’impossibilità di consultare alcuna voce nell’enciclopedia. La mobilitazione odierna con le foto oscurate appare ben meno grave, anche se non consente allo stesso tempo di fruire del servizio in maniera totale e completa. Come anticipato, crediamo che la limitazione possa durare anche molto e in ogni caso essere vincolata alle prossime scelte della Commissione europea che potrebbe davvero farsi promotrice di una piccola grande rivoluzione sulle leggi che regolamentano il diritto d’autore in tutti gli stati membri.