Bufera su Asia Argento accusata di abusi sessuali sul minorenne Jimmy Bennett, il caso alla vigilia di X Factor 12

L'attrice Asia Argento, attivista del movimento #MeToo, accusata di abusi sessuali dal minorenne Jimmy Bennett: scoppia il caso alla vigilia del debutto di X Factor 12


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È bufera su Asia Argento accusata di abusi sessuali dall’attore e musicista Jimmy Bennett, per un rapporto che si sarebbe consumato quando il ragazzo era ancora minorenne. Accusa mai perseguita legalmente in seguito ad un accordo tra le parti.

Secondo un report del New York Times, che è venuto in possesso in forma anonima dei documenti legali che testimoniano l’accordo, Asia Argento ha pagato il giovane attore americano in forma di risarcimento danni per una presunta violenza sessuale. L’aggressione si sarebbe consumata nel maggio 2013, quando l’attore aveva appena compiuto 17 anni, mentre la Argento ne aveva 37.

I due avevano un legame molto forte da circa 10 anni, ovvero da quando avevano recitato insieme nel film Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, diretto e interpretato dalla Argento nel 2004: nella pellicola Bennett interpretava suo figlio e da allora tra i due sarebbe nato e proseguito nel tempo un rapporto di tipo materno, poi sfociato, secondo le dichiarazioni del ragazzo, in un abuso sessuale in un albergo di Marina del Rey, in California, il 9 maggio 2013.

Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (2004)

Secondo i documenti ottenuti dal NYT, Bennett ha raccontato di aver incontrato la Argento in hotel e di aver subito da lei un’aggressione: l’attrice lo avrebbe indotto a bere e spogliato, per poi praticargli del sesso orale prima di avere un rapporto completo. Infine gli avrebbe chiesto di scattare una serie di foto di quell’incontro, una delle quali è stata vista dal New York Times e li ritrae insieme sdraiati a letto.

Il giornale è entrato in possesso dei documenti legali che testimoniano l’accordo tra le due parti raggiunto lo scorso aprile: oggi 22enne, Bennett ha chiesto alla Argento un risarcimento per quell’aggressione nell’autunno 2017, un mese dopo l’esplosione del caso Harvey Weinstein, che proprio nella testimonianza di Asia Argento sul NYT aveva trovato una delle sue maggiori accusatrici. Da una prima richiesta di 3,5 milioni di dollari di danni morali, la trattativa tra gli avvocati è terminata con un accordo sul pagamento di 380.000 dollari da parte della Argento e l’impossibilità per Bennett di adire azioni legali nei riguardi dell’attrice, che ha anche ottenuto i diritti sulle foto scattate nel giorno dell’incontro. Accordo senza vincolo di segretezza tra le parti, di cui dunque entrambi avrebbero potuto parlarne (ma si sono rifiutati di rispondere al NYT).

Diventata paladina del movimento #MeToo insieme a decine di altre celebrità dopo la denuncia delle violenze sessuali perpetrate per anni dal produttore Harvey Weinstein nei confronti di attrici, registe e collaboratrici, da quest’estate Asia Argento è nel cast della dodicesima edizione di X Factor, in onda dal 6 settembre su Sky Uno. La produzione del talent show non ha rilasciato commenti sul caso.