Alimenta non poca disinformazione, al punto da poter parlare quasi di bufala, la notizia riguarda la raccolta e lo smaltimento dell’olio esausto. Su Facebook, infatti, sta girando un’immagine con cui vengono dati dei consigli agli utenti sul modo in cui si debba buttare l’olio dopo una bella frittura. Farlo riposare e raffreddare, per poi rovesciarlo nel rubinetto, a quanto pare, non è la cosa migliore da fare. Allo stesso tempo, però, alcune foto in circolazione rischiano solo di rendere la questione più dannosa per l’ambiente e per l’acqua potabile.
Sostanzialmente, la fake news consiste nel fatto che viene suggerito al pubblico di buttare barattoli di olio esausto nell’immondizia comune. Sarebbe questa la principale alternativa al rubinetto, che genererebbe come accennato non pochi danni all’acqua potabile. Eppure, sembrerebbe che la soluzione suggerita sia paradossalmente il modo migliore per innescare le conseguenze così negative. Proprio quelle che vengono riportate nella foto in questione. Il tutto, poi, pare sia anche vietato per legge.
Il riferimento in questo caso cade sul Decreto Ronchi del 1997, precisamente dal d.lgs. n. 152/2006, con cui si afferma che severamente vietato gettare l’olio esausto negli scarichi fognari, ma anche tra i rifiuti comuni, trattandosi nello specifico rifiuto pericoloso non smaltibile. Quali sono, pertanto, le soluzioni alternative per il pubblico affinché non si arrechino danni alle altre persone? E quelle legali? In realtà tutti dovremmo seguire un unico modello.
L’unica cosa da fare appare solo nella seconda parte del messaggio, ovvero versare l’olio esausto in appositi contenitori, per poi portarlo nei centri di raccolta. Vale a dire dove si trovano le isole ecologiche nei comuni che offrono questo tipo di servizio. Occhio dunque a queste foto riguardanti argomenti delicati, in quanto il rischio di far danni, piuttosto che risolvere, è molto molto alto.
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