Il 5G non sembra sorridere al primo smartphone Huawei che supporterà lo standard: lo ha candidamente ammesso il CEO dell’azienda cinese, Eric Xu. Stando a quanto affermato dal dirigente, il chip 5G andrà a consumare circa 2.5 volte in più rispetto alle risorse richieste dagli attuali chip 4G. Non sembra comunque perdersi d’animo il massimo rappresentante Huawei, al quale il compromesso appare anche accettabile.
Per evitare che i prossimi dispositivi prendano a spegnersi dopo poche ore di utilizzo, il produttore dovrà puntare su batterie più capienti, e di conseguenza su sistemi di raffreddamento più efficienti, o per meglio dire non convenzionali. Cosa intendiamo? In pratica, l’azienda avrebbe chiesto alla società Auras Technology di produrre dei moduli di dissipazione del calore in rame (con heatpipe), quelli di solito impiegati per smaltire il calore in eccesso all’interno dei computer portatili ad opera di processore e scheda video (negli smartphone, generalmente, si utilizzano moduli in grafite).
Tenete anche presente che i nuovi moduli avranno uno spessore di circa 0.4mm, e richiederanno pertanto un certo quantitativo di rame, cosa che andrà ad incrementare il costo finale dei dispositivi. L’avvio della produzione dei nuovi moduli partirà dal prossimo settembre, mentre il primo smartphone Huawei con tecnologia 5G potrebbe essere introdotto da giugno 2019.
Un compromesso per ottenere migliori prestazioni di rete che ad alcuni peserà, ad altri magari meno: fatto sta che, chi volesse, si potrà sempre optare per la disattivazione manuale del 5G, in favore del 4G od addirittura del 3G, allo scopo di conservare quanta più batterie possibile, laddove richiesto. Voi speravate per caso in consumi meno invasivi nell’adozione dello standard 5G? Ci piacerebbe conoscere la vostra opinione in merito: commentate, se vi va, attraverso il box dei commenti sottostante.