Nuove emoticon WhatsApp, Telegram e Messenger per la disabilità nel 2019? Rivoluzione Apple

Diversamente abili al centro dell'iniziativa Apple più che lodevole

nuove emoticon WhatsApp

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Saranno disponibili nell’immediato futuro nuove emoticon WhatsApp ma anche per Telegram, Messenger e di altre applicazioni di messaggistica con soggetti disabili? La proposta concrete e pure sensata viene da Apple che ha presentato un documento specifico  presso l’Unicode Consortium chiedendo che siano presto previste anche delle emoji indicative non solo di persone normodotate.

Nell’ottica di sensibilizzare gli individui nei confronti di tutte le forme di disabilità, ecco che le emoticon WhatsApp e di altre applicazioni non possono escludere (nella loro rappresentazione) persone con cecità, non udenti o anche con protesi artificiali. Le stesse app social utilizzate in tutto il mondo devono veicolare un messaggio positivo nei confronti di questi temi: di qui dunque la proposta di Apple che molto probabilmente verrà accolta proprio dal Consorzio Unicode responsabile dell’approvazione delle ben note faccine.

Da Cupertino, nello specifico, sono partite delle vere e proprie proposte grafiche delle nuove emoticon WhatsApp, Telegram e non solo: le emoji principali sono 13 ed includono una persona sulla sedia rotelle, un non vedente con bastone, un non udente, inoltre anche la rappresentazione di protesi per gambe e braccia e anche un’apparecchio specifico per l’udito. Le icone speciali diventano poi in totale 45, considerando che ognuna di quelle riportate ha una sua “personalizzazione” sulla base del sesso (maschio/femmina) e del colore della pelle.

Quando arriveranno le nuove emoticon così pensate? Dopo l’inizio della diffusione di quelle 2018 con questo mese di giugno, per l’approvazione e lo sviluppo di emoji pure dedicate alla disabilità probabilmente dovremo attendere il 2019. Poco importa attendere, l’aspetto più significativo è che la proposta  sia partita non certo da un produttore “minore” ma da Apple e per questo motivo verrà più che probabilmente presa in considerazione. L’accettazione della disabilità in tutte le sue forme passa anche attraverso gesti simbolici ma anche concreti come quello qui descritto.